La terapia chelante: che cos’è, di cosa si tratta. Intervista alla Dott.ssa Fiamma Ferraro su Live Social.
Potete rivedere l’intervista qui. Buona visione!
Tra le varie sostanze inquinanti purtroppo al giorno d’oggi diffuse in massa nell’ambiente, i metalli pesanti sono gli elementi più dannosi , poiché penetrano nell’ organismo attraverso cibi, acqua, aria , bloccando l’attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l’eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento, ecc.
I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi (come cervello, fegato, reni), nel tessuto adiposo e nelle ossa.
Mentre da decenni la medicina conosce e tratta l’intossicazione acuta da metalli pesanti, finora ha dedicato poca attenzione all’accumulo cronico e quotidiano di questi metalli, pur citati vari studi in riviste “pregiate” che riportano questo danno (ad es; Lancet-Correlazione tra Alzheimer ed accumulo cronico di alluminio).
Un problema è anche che l’accumulo cronico di metalli pesanti è molto difficile da valutare a livello clinico, essendo i sintomi vaghi e comuni a molte altre malattie (stanchezza, irritabilità, dolori gastrici e muscolari, cefalea, nausea, ipertensione, depressione, irritabilità, tremori ecc.)
Tra tutti i metalli uno dei più pericolosi è il piombo, presente nell’atmosfera, spesso nell’ acqua potabile trasportata in vecchie tubature, verdura coltivata in terreni contaminati, frutta e succhi in scatola, latte proveniente da animali allevati in pascoli contaminati, carni , dentifrici, batterie di auto, quotidiani, tabacco, tinture per i capelli.
Nel corpo, il piombo interagisce con il glutatione e con il selenio bloccando i meccanismi chiave della nostra difesa antiossidante e provoca cefalea, depressione, insonnia, affaticabilità, irritabilità, ansia, debolezza, dolori muscolari, calo di peso, ipertensione, danni ai reni , infertilità nell’uomo e aborti nella donna, gotta saturnina, pigmentazione blu nerastra alla base delle gengive.
Un altro veleno onnipresente è il mercurio, che si trova in grande quantità nei pesci provenienti da mari inquinati, e purtroppo anche nella bocca di molte persone, in quegli amalgami dentari che fino a poco fa erano considerati non pericolosi mentre a quanto pare, diversamente da quanto era stato assicurato, pian piano il mercurio si separa dall’argento e viene assorbito dall’ organismo; in numerosi paesi le otturazioni con amalgama argento-mercurio sono già state proibite.
E’ inoltre contenuto in varie sostanze quali : cereali trattati con funghicidi, cloruro di mercurio usato nei laboratori di istologia, talco, cosmetici, coloranti, diuretici, supposte antiemorroidi, detergenti per pavimenti, filtri dei condizionatori d’aria, conservanti per il legno, lassativi, adesivi, pomate antipsoriasi e tatuaggi.
La sintomatologia dell’ avvelenamento da mercurio comprende: insonnia, nervosismo, perdita di memoria, ansia, depressione, perdita di peso e di appetito, tremori, allucinazioni, parestesie alle labbra ed ai piedi, disturbi della parola, vista e udito.
Per ulteriori approfondimenti si può consultare anche l’articolo Terapia Chelante, Avvelenamento da Metalli