Corretta alimentazione per l’articolazione del ginocchio…esiste? Questa è la seconda parte del mio contributo al sito del Prof. Francesco Franceschi . Potete trovare l’articolo anche sul sito del Prof. Franceschi, ortopedico specialista di spalla, ginocchio e anca a Roma.
Immergiamoci “fino alle ginocchia” in due studi, per trarne conclusioni.
Diet, nutrition and the prevention of osteoporosis (Dieta, alimentazione e la prevenzione dell’osteoporosi) di A. Prentice e colleghi pubblicata su Public Health Nutrition nel 2004.
Gli obiettivi di questa revisione erano:
Di valutare l’evidenza circa la dieta e l’alimentazione per la prevenzione dell’osteoporosi per formulare raccomandazioni.
Di rivedere la definizione, la diagnosi e l’epidemiologia dell’osteoporosi.
Discutere le difficoltà relative alla densitometria ossea.
Di proporre che fratture spontanee vengano considerate l’esito finale dell’osteoartrosi.
Proporre raccomandazioni
…tutto ciò su scala mondiale ed ovviamente correlato all’alimentazione.
Corretta alimentazione per l’articolazione del ginocchio …esiste?
Un altro obiettivo era di valutare l’evidenza scientifica ed i punti di forza e di debolezza della stessa (dieta/alimentazione).
Sono stati presi in considerazione/valutati: il calcio, la vitamina D, il fosforo, il magnesio, le proteine ed il fluoro. Sono anche state considerate/valutate sostanze che potenziano la matrice ossea, quali vitamine, oligoelementi, elettroliti, sostanze alcalinizzanti e fito-estrogeni. Inoltre, sono stati valutati gli effetti dell’essere vegetariani ed intolleranti al lattosio.
I ricercatori riferiscono che vi è una scarsa conoscenza circa il ruolo dei singoli elementi/sostanze per preservare la matrice ossea con l’eccezione del calcio e della vitamina D (osservazione già nota da anni).
Si è invece riscontrato che un eccesso di sodio è potenzialmente rischioso, mentre il potassio potrebbe apportare benefici.
Molto promettente però il fatto che i ricercatori riferiscono che una healthy diet (dieta “sana”) ricca di frutta e verdura potrebbe apportare benefici.
Quali deduzioni trarre?
Questo studio risale ad oltre 15 anni fa, e tra l’altro l’evidenza scientifica presa in esame risale ad ancora prima. Tuttavia, inizia ad indicare la retta via; ma detto ciò, “dieta ricca di frutta e verdura” dice tutto e dice niente… lettori, abbiate pazienza, poi vedremo.
L’altro aspetto positivo di questo studio è che ci introduce al concetto della medicina ortomolecolare; (nella seconda parte vedremo di cosa si tratta).
Dai primi anni del 2000 sono comunque stati fatti “passi da gigante” sia per ciò che concerne l’alimentazione sia per la medicina ortomolecolare.
Corretta alimentazione per l’articolazione del ginocchio …esiste?
A questo punto cito uno studio alquanto importante più recente: Mediterranean diet and knee osteoarthritis outcomes: A longitudinal cohort study (La dieta Mediterranea e l’osteoartrosi del ginocchio: Uno studio longitudinale di coorte) di N.Veronese e colleghi, presentato al Congresso Mondiale dell’Osteoporosi, Osteoartriti e Malattie dell’Apparato Muscolo-scheletrico a Parigi nel 2019.
I ricercatori sono partiti dal presupposto che:
I benefici della dieta Mediterranea per la salute in generale sono risaputi ma che mancavano dati circa un potenziale effetto terapeutico per ciò che concerne le articolazioni.
L’obiettivo dei ricercatori era di valutare se la Dieta Mediterranea potesse apportare benefici in termini di prevenzione dell’incidenza dell’osteoartrosi, sia da un punto di vista radiologico sia a livello sintomatico (in termini di riduzione del dolore).
A tale proposito è stato validato il seguire fedelmente la Dieta Mediterranea; si è trattato di una versione scientificamente “validata” della medesima, ed e stato utilizzato un sistema di score (punteggio) pre-definito che prevede 5 categorie; (5 domande cliniche). Lo studio è stato condotto su 4330 soggetti (non pochi!) di un’età media di 61 anni.
Vi risparmio i calcoli ed i discorsi “statistichesi”, ma la conclusione è stata che nei soggetti con un’osteoartrosi del ginocchio sintomatica che avevano seguito la Dieta Mediterranea “alla lettera” vi era un rischio ridotto di essere affetti da dolore in peggioramento.
Conclusione: Come assicurarsi che le ginocchia siano ben nutrite
Invito alla riflessione:
- Può esistere una “dieta” ottimale?
- Se sì, in cosa consiste?
- La vostra “dieta” è ottimale?
- Di quante “diete” avete sentito parlare negli ultimi 20 anni?
- E’ veramente indispensabile andare dal nutrizionista?
…aprisi un mare magnum.
La tematica delle “diete” è la tematica più discussa negli ultimi decenni tra articoli in tutte le riviste del mondo, diete “bestseller”, consulenze presso nutrizionisti sul come perdere 10 grammi prima della “prova costume” e così via.
Entri in scena un paradosso: la parte più breve di questo articolo sarà la più importante e rilevante. Ecco alcuni concetti pratici quanto fondamentali:
-In caso di problemi di salute bisogna rivolgersi ad un medico competente ed astenersi dal “fai da te”.
-Nel caso dello sportivo è opportuno abbinare la dieta ad un piano di integratori specifici per il caso in questione (come vedremo).
Nel contemplare il termine “dieta”, molti confondono “dieta” con “dimagrimento”. Eppure la definizione di “dieta” che deriva dal greco, Daikos, è: stile di vita; espresso diversamente “come ci nutriamo tutti i giorni” (associato ad un corretto stile di vita).
-Le “diete” moderne odierne si basano su singoli alimenti, passando dalla dieta Paleolitica alla dieta vegana, o dalla dieta vegetariana alla dieta chetogenica, o dalla dieta fruttariana alla “dieta del giorno”… e così via.
Avendo fatto presente che in caso di malattia un piano alimentare dovrebbe, in tutti i sensi essere “prescritta su misura”, cito un esempio: E’ stato riscontrato che in casi di epilessia farmaco-resistente la dieta chetogenica apporta benefici mediante meccanismi specifici (a livello di neurotrasmettitori), ma non dovrebbe diventare uno “stile di vita”; non ci sono prove scientifiche a riguardo.
–Ma nella maggior parte dei casi, la biochimica del corpo umano parla chiaro: servono carboidrati, proteina e grassi. E come ho già fatto presente, vi è la tendenza ad assumere singoli alimenti in eccesso… oppure troppi alimenti in eccesso.
-A tale proposito, la rinomata American Heart Association, nel fornire linee-guida circa una corretta alimentazione consiglia: “balance, variety, moderation” ovvero una dieta bilanciata, variata e moderata.
-L’assunzione di un singolo alimento in continuazione, può, mediante il sistema immunitario (immunoglobuline G) dare luogo ad un’infiammazione generalizzata, processo poco gradito da un ginocchio a rischio.
–La Dieta Mediterranea è la “dieta” più provata scientificamente; vi sono migliaia di pubblicazioni a riguardo. In cosa consiste? Tanta verdura, olio di oliva extravergine tutti i giorni, pasta, legumi, frutta e pesce in dosi moderate, poca carne; variare quotidianamente. Il discorso si potrebbe protrarre aggiungendo: formaggi crudi, uova, noci di tutti i tipi e cocco. L’essenza del messaggio rimane invariata: bilancio e varietà.
-Quanto al concetto di “moderazione”, ci sarà una “terza puntata” (“Attenzione al peso, non facciamo soffrire le nostre ginocchia”).
-Come annunciato, nella prossima parte vi presenterò della medicina ortomolecolare come supporto terapeutico per il ginocchio.
Intanto… “buon” appetito!