Maculopatia: un caso particolare. Questo è un caso di maculopatia leggermente diverso dagli altri “classici” casi di maculopatia umida, secca o mista.

La persona ha una vista ancora ai limiti estremi fisiologici, per cui del tutto funzionale.

Il fatto che contraddistingue questo caso dagli altri casi di maculopatia fino ad ora trattati e descritti, è il dato che lo specialista, per arrivare ad una diagnosi più certa, ha prescritto un’indagine con un determinato mezzo di contrasto. Questo causa una certa ansia alla persona.

La vista è funzionale, unico problema è che da un occhio la persona vede le linee un po’ ondulanti, oppure oblique. Fatto attribuibile al edema.

Per circa un mese la persona in questione non ha rilevato risultati consistenti. Poi ha cominciato a notare che le linee che vedeva fortemente distorte, si erano ammorbidite, la curvatura era meno pronunciata.
Al controllo, l’OCT ha evidenziato inequivocabilmente una riduzione del dep tanto da suscitare meraviglia anche nel medico. Ha detto che delle “fluttuazioni” sono possibili, però ha voluto sapere tutto sui trattamenti di agopuntura che la persona stava facendo.

Questo caso, come anche gli altri che continueremo a seguire nel tempo, illustra come il metodo di agopuntura Boel-Yamamoto-Ferraro possa essere utile sia in casi più compromessi, sia in casi limite.

Questa persona, avendo dovuto “aspettare”più di un mese prima di aprire e “vedere” i risultati del ciclo di agopuntura, in questo momento è estremamente soddisfatta e la sua patologia si è del tutto stabilizzata. Dopo un ciclo di 10 giorni la persona ha fatto un secondo ciclo di 6 giorni ed attualmente continua con un trattamento di un giorno al mese.

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