Prova costume e Dieta. Dottoressa Fiamma Ferraro Medico Chirurgo, Medico di Medicina Generale, Complementare ed Integrata a Roma e Carpi.

Con l’avvicinarsi titubante della bella stagione si avvicina l’inconfutabile prova costume.

Nonostante le turbe psico-fisiche indotte da questa prova, come faccio presente nel mio prossimo libro sullo sport che dovrebbe uscire dopo l’estate, l’essere “Belli Fuori” purtroppo non implica essere “Belli Dentro”.

La famigerata prova induce tante persone ad andare dal nutrizionista questo perché molti associano la parola “dieta” al volere o dovere dimagrire. Eppure in termini di definizione si tratterebbe di una “dieta dimagrante”.

Ricordiamoci però il vero significato della parola “dieta”: stile di vita, niente più niente meno.

A mio avviso uno stile di vita perfetto dovrebbe comprendere un alimentazione bilanciata, un’idratazione ottimale, un microbiota intestinale felice, una respirazione corretta ed attività fisica regolare… 12 mesi su 12.

Per ciò che concerne l’alimentazione, ci sono linee guida attendibili che suggerisco spesso, in particolare le linee guida dell’American Heart Association, in base alle quali un alimentazione dovrebbe essere bilanciata, variegata e moderata.

Raccomandazioni che si sposano benissimo con la “dieta” più apprezzata dalla letteratura scientifica: la Dieta Mediterranea (molta verdura, frutta, legumi, pasta, riso, gioca carne ed olio extravergine d’oliva). Ho sempre consigliato in aggiunta 1-2 bicchieri di vino rosso, olio o burro di cocco e noci.

Prova costume e Dieta

Per perdere peso, a meno che non ci siano affezioni cliniche, basta vedere il proprio fabbisogno calorico in base all’altezza ed il sesso. È relativamente semplice trovare queste informazioni sul web.

prova costume e dieta

Quanto alle calorie, sono indicate sulle confezioni dei cibi, mentre sempre sul web trovate informazioni relative ad altri alimenti, come ad esempio frutta, verdure eccetera.

Una volta stabilito il vostro fabbisogno calorico, basta “rispettare” questo fabbisogno nell’arco giornaliero, e se siete in sovrapeso perderete gradualmente peso.

Comunque è sempre bene evitare il fai da te specialmente se ci sono motivi per i quali è necessaria una consulenza e specialmente nei casi in cui bisogna perdere molto peso o perderlo rapidamente.

Come dicevo nel mio libro, le diete non possono essere uguali per tutti e quindi per intraprendere un cammino verso un tipo di alimentazione che permetta di perdere peso correttamente ed in modo sano, è necessario rivolgersi ad un professionista.

Prova costume e Dieta. Ecco alcune “perle alimentari”

  • Ricordatevi le 4 “P ingrasanti”: pasta, pane, pizza e patate”.
  • Conviene mangiare la frutta tra i pasti oppure ptima dei pasti: questo perché la frutta fermenta nell’intestino.
  • Sull’assunzione giornaliera di acqua esistono varie teorie: la sottoscritta consiglia di bere acqua con un residuo fisso basso e preferibilmente non in bottiglia di plastica.
  • Sorsegguare l’acqua durante l’arco della giornata: solo così che viene assorbita dai tessuti.
  • La cosiddetta “dieta intermittente” potrebbe avere un senso come dimostrano articoli scientifici recenti. In un’ottica “fai da te”: fare passare 12-14-16 ore dall’ultimo pasto della giornata precedente, una – due volte a settimana. Non confondere con “digiuno terapeutico”; è tutt’altra cosa.

Visti questi consigli generali applicabili a tutti i coloro che non soffrono di patologie, come personalizzare la propria alimentazione, indipendentemente dalla “prova costume”? 🙂

Ci sono più “consigli” sull’alimentazione che non stelle in cielo; in base alla mia esperienza clinica negli ultimi 15 anni che è partita da un corso completo ed esaustivo di alimentazione effettuato in Germania e vari altri corsi di perfezionamento, a mio avviso una alimentazione personalizzata dovrebbe comprendere:

  • Inizialmente l’esclusione o non di patologie metaboliche o da altre, in particolar modo malattie con una rilevante componente infiammatoria e/o autoimmuni.
  • Analisi approfondita emato-chimica qualora disponibile o necessaria.
  • Presenza o non di allergie (mediate dalle immunoglobuline E) od intolleranze vere e proprie alimentari (mediate dalle immunoglobuline G).
  • Altre intolleranze specifiche, quali ad esempio al lattosio e fruttosio.Valutazione del funzionamento del microbiota intestinale con potenziale intervento di supporto terapeutico. (Ovviamente non esoso).
  • Valutazione te l’ha aggiunta o non di nutraceutici specifici e mirati per il soggetto (sempre non esoso).
  • Breve valutazione del modo di respirare… strano ma vero: piccoli consigli possono migliorare la digestione.
  • Accurata valutazione dello stato ormonale del soggetto, (non necessariamente mediante analisi bensì l’anamnesi clinica).

Per finire, faccio presente che un piano alimentare ottimale dovrebbe essere basato quanto più possibile sugli alimenti più graditi dal soggetto; inutile un’insistenza su cibi che si dicono essere “sani” ma non graditi dal soggetto in questione. Ricordiamoci che il mondo ma anche i cibi sono belli in quanto sono vari 🙂

Per una prima visita con l’elaborazione di un piano alimentare su misura ed un professionista che vi segua, contattate con fiducia la Dottoressa Fiamma Ferraro consultando la sezione Contatti