Sigarette elettroniche: sono innoque quanto sembrano o sono killer mascherati? Dottoressa Fiamma Ferraro Medico Chirurgo, Medico di Medicina Generale, Complementare ed Integrata a Roma e Carpi.
Le sigarette elettroniche ormai sono sul mercato da oltre 10 anni, e trattasi di mercato possiamo tranquillamente affermare che sono un ottimo “affare”.
Questo perché, in base a dati dell’Oganizzazione Mondiale della Sanità, ci sono 1,1 miliardi di fumatori al mondo, quasi un settimo della popolazione mondiale; triste notare che anche molti poveri sono affetti da questa dipendenza.
Tra questi numeri si stima che circa 7 milioni di persone siano affette da patologie attribuibili al tabagismo ogni anno.
Quando sono apparse in scena le sigarette elettroniche, amabilmente denominate E-cigarettes in inglese, si sperava che sarebbe stato l’inizio di una nuova epoca in virtù del fatto che sono non-tossiche e non sono mal odoranti.
Molti forse sanno che ciò che causa la dipendenza da sigarette è la nicotina, ma forse molti non sanno che la nicotina di per sé non è tossica, bensì sono tossiche le oltre 200 sostanze contenute nei filtri delle sigarette normali.
Si sperava pertanto che le sigarette elettroniche fossero in grado di veicolare la nicotina sine filtro per cui senza sostanze tossiche, un sistema denominato Electronic Nicotine Delivery System (ENDS).
All’inizio molti medici affermavano che le sigarette elettroniche fossero del tutto prive di rischi per la salute del fumatore “elettronico”, ma negli ultimi anni sono apparsi i primi dubbi.
Le sigarette elettroniche contengono quantità di nicotina variabili in base alla miscela gradita, ma anche tossine ed agenti cancerogeni.
Uno studio importante pubblicato nel 2021, E-cigarettes, a review of the evidence- harm versus no harm (Sigarette elettroniche- revisione- danno contro Zero danno) di Susan Feeney e colleghi, riporta che i fumatori di sigarette elettroniche hanno lo stesso rischio per malattie polmonari ed affezioni polmonari da Covid-19.
Gli stessi autori fanno anche presente che la maggior parte delle agenzie governative non consigliano assolutamente di sostituire le sigarette con il tabacco con le sigarette elettroniche, bensì consigliano di non fumare.
Sembrerebbe dunque valere la pena, se proprio è indispensabile, trovare Il chewing gum a base di nicotina oppure i cerotti.
Possiamo fare un triste collegamento tra sigarette in generale le tossine ambientali presenti ovunque, addirittura nelle nostre stesse case, nei prodotti che usiamo, eccetera.
A tale proposito forse alcuni di voi avranno letto il mio libro “LA TERAPIA CHELANTE”, pubblicato nel 2015.
Di tempo ne è passato certo, ma purtroppo i tristi dati riportati, che quasi quasi ci vorrebbero indurre a vivere su un altro pianeta, non sono cambiati, anzi sono peggiorati.
Sto in effetti facendo varie ricerche per un aggiornamento del libro.
Il mio consiglio come sempre a tutti i fumatori è il seguente: se proprio dovete fumare, cercate di fumare il meno possibile.
Nel libro parlo del fatto che metalli tossici presenti nell’ambiente è così via vanno letteralmente mano nella mano con altre tossine, ovvero si potenziano a vicenda.
Da allora sono anche emersi i famosi glifosati, estremamente tossici, che continuano ad essere utilizzati nell’agricoltura.
Perché non cercare dunque di ridurre il nostro carico globale di tossine?
È vero che non si può “fare a meno” di utilizzare alcune tossine, e nel mio libro spiego anche il perché, ma perlomeno cerchiamo di non intossicarci ulteriormente quando possibile ed anche di proteggerci.
A tale proposito una terapia chelante spesso conferisce grandi benefici e può essere un ottimo investimento per la salute, ripetuta a cicli.
Per approfondimenti, potete leggere il mio libro La Terapia Chelante