Viviamo in un mondo tossico, non necessariamente in un corpo tossico. Alcuni forse avranno letto il mio libro “La Terapia Chelante”, pubblicato da Macro Editore e purtroppo sempre attuale.

Anzi, nella revisione di questo libro che verrà pubblicata tra due anni circa immagino, vedremo che i dati riportati nel libro non sono di certo migliorati.

Il nostro mondo sembra essere tossico in tutti i sensi; “tossico” nel senso che siamo circondati da metalli pesanti tossici, tossine chimiche ambientali e volendo amenti sono diventate tossiche…

Tornando all’aspetto organico del problema, queste tossine sono ovunque, compreso il cibo di cui ci nutriamo.

In Italia l’estate passata è stata non calda ma di più. Molti di voi avranno sicuramente effettuato meno esercizio fisico per via del gran caldo e vedo che molti pazienti hanno messo su un po’ di peso.

Di sicuro la carica di tossine non sarà diminuita.

Il “passaggio” tra una stagione e l’altra (ammesso che ci sia, ma la speranza è l’ultima a morire), in molte antiche tradizioni, quali ad esempio la medicina di prevenzione Ayurveda, è sempre stato visto come un periodo durante il quale ci si dovrebbe disintossicare. Invece di affermare “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare “, cerchiamo per lo meno di vedere come fare un piccolo qualcosa.

In lingua inglese esiste la “low fat diet” ovvero dieta a basso contenuto di grassi; alcuni medici americani stanno iniziando a parlare di “low tox living”, inteso come vivere una vita a basso contenuto tossico…

A volte gli americani hanno ragione 👍

Il termine terapia chelante deriva dal concetto di “chelazione”, termine che nasce dal greco ‘chele’ di granchio.

Inteso in tal senso la terapia chelante pare fungere proprio come le chele di un grande granchio che “intrappola” il metallo tossico che successivamente viene eliminato dall’organismo.

L’analogia è che le chele del granchio afferrano materiale biologico ed altro.

Una terapia chelante dovrebbe essere ben studiata per il singolo soggetto, come spiego nel libro.

L’organismo però può essere “preparato” per una terapia chelante anche grazie ad un “fai da te” ed è questo l’obiettivo di questo breve articolo.

Il primo passo a mio avviso, indipendentemente da una terapia chelante che potrà seguire, è di prestare attenzione in tutti i sensi al mondo che ci circonda.

Innanzitutto, per favorire un “alleggerimento” dell’organismo, specialmente dopo un periodo di alimentazione “eccessiva”, come giustamente accade durante periodi di ferie, ecco alcuni suggerimenti “fai da te” che non comportano rischi dal punto di vista clinico, a meno che il soggetto non abbia già una condizione diagnosticata:

  • Bere in media dai due ai due litri e mezzo di acqua nell’arco delle 24 ore, suddividendoli in una parte assunta sorseggiando e la parte restante, per cui mediamente intorno a mezzo litro – un litro a grandi sorsate. Mediante la prima modalità di assunzione dell’acqua, i tessuti sono ben idratati, mentre mediante la seconda i reni sono stimolati. In linea generale consiglio acqua a basso residuo fisso.
  • Al mattino, assumere il succo di mezzo limone spremuto con acqua prima di colazione.
  • Dopo cena invece, poco meno di un cucchiaino di bicarbonato di sodio con mezzo bicchiere d’acqua. Favorisce il mantenimento dell’equilibrio acido-base fisiologico ed aiuta la digestione.
  • Alimentarsi con verdura e frutta di stagione, preferibilmente “biologica”, anche perché il termine dice tutto e niente. In linea generale, più vicino a km 0 anche se non sempre facile. Se possibile mangiare frutta tra i pasti e la verdura prima dei pasti nel senso che, se si mangia un piatto di pasta, la verdura andrebbe assunta prima.
  • Cercare di ridurre la quantità di carne, proteine e grassi.
  • Consigliata l’assunzione di yogurt kefir oppure yogurt con fermenti vivi attivi.
  • Alla sera, tisane Digestive, ad esempio finocchio.

Durante questo “passaggio tra stagioni”, nella speranza che esista (!), questi suggerimenti potrebbero essere benefici per l’organismo in generale ed in modo particolare se si vuole intraprendere una terapia chelante personalizzata.

Quanto all’ambiente che circonda l’uomo della civiltà moderna, altro non posso fare che ribadire ciò che ho scritto nel mio libro.

Per fare i lavori di casa, personalmente utilizzo un paio di guanti Latex usa e getta. Certo, sarebbe preferibile usare prodotti per la casa biologici, ma non è sempre facile.

Per il sesso femminile, consiglio di truccarsi con trucchi reperibili presso erboristerie, facendosi consigliare.

Attenzione a deodoranti, specialmente per il sesso femminile: l’alluminio, spesso camuffato con nomi chimici è tossico sia per il maschio ma ancora più per la donna.

Nell’intraprendere una terapia disintossicante-chelante questi consigli potrebbero essere appunto utili prima di intraprenderla.

Come sempre, fatevi consigliare dal professionista di fiducia.

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

Metalli tossici nella vita quotidiana

La Terapia Chelante Eccellenze Italiane 7/12/2022

La terapia chelante: che cos’è

eBook – La Terapia Chelante