Il sonno – Estratto dal nuovo libro sullo sport
Il sonno è fondamentale per tutti i mammiferi, uomini compresi, e lo è in modo particolare per chi effettua attività fisica. Vi presento un estratto del mio libro sullo sport sul quale sto finendo di lavorare.

Grazie ad un riaddestramento respiratorio è possibile migliorare la qualità del sonno… dormire per  capirlo!                                                                                                                                
Fino a qualche decennio fa, le funzioni del sonno erano poco conosciute. Al giorno d’oggi è risaputo che è fondamentale per tutti i processi di riparazione e rigenerazione, sia a livello micro che macroscopico.

Un riaddestramento respiratorio favorisce anche una qualità del sonno più fisiologica.   

Sleep and athletic performance: the effects of sleep loss on exercise performance, and physiological and cognitive responses to exercise (il sonno e la prestazione atletica: ripercussioni  della perdita di sonno  sulle prestazioni di esercizio fisico e sulle  risposte fisiologiche e cognitive all’esercizio), di Fullagar HH. dell’Istituto dello Sport e Medicina della Prevenzionedell’Università di Saarbrucken in Germania.

La conclusione è stata che la qualità del sonno è fondamentale per l’allenamento fisico ed il movimento funzionale; i ricercatori riferiscono che la mancanza e la scarsa qualità del sonno hanno ripercussioni negative sulle reazioni fisiche e cognitive degli atleti, con ulteriori ripercussioni negative a livello del sistema immunitario.

Ecco due studi il cui titolo potrebbe sembrare bizzarro: Does fatigue alter step characteristics and stiffness during running? (La stanchezza può alterare le caratteristiche delle falcate e la rigidità durante la corsa?), di García-Pinillos F. e colleghi, condotto presso il Dipartimento di Educazione Fisica e di Fisiologia presso due università, una cilena e l’altra spagnola.

È risaputo che ci dovrebbero essere determinate caratteristiche spazio-temporali nella falcata dei corridori. 22 soggetti di sesso maschile hanno effettuato una corsa della durata di 60 minuti. Si è visto che vi erano alterazioni negative negli atleti che avevano riportato di essere stanchi prima della corsa, mentre ciò non era il caso negli altri soggetti.

Per saperne di più visita la sezione di questo sito dedicata al Metodo Buteyko oppure leggi il libro ATTACCO ALL’ASMA… E NON SOLO, edizione 2020 di Macrolibrarsi

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