Agopuntura Boel – Dottoressa Fiamma Ferraro Intervista Radio RomaCapitale Live Social.
In questa intervista parliamo di agopuntura secondo il Metodo Boel ed in particolare parliamo dei risultati che si ottengono sulle maculopatie sia secca che umida. Buona visione!

In questa puntata di Live Social parliamo di questo tipo di agopuntura che non ha nulla a che fare con la medicina tradizionale cinese e l’agopuntura tradizionale cinese che ormai conosciamo da millenni e millenni.

Ovviamente questo professore Danese Jan Boyle per puro caso ha scoperto questo tipo di agopuntura che deriva da punti di trattamento coreani negli ultimi anni 1900, qualcosa prima dell’anno 2000, tanto che questa terapia l’ha battezzata “l’agopuntura 2000” ed è molto conosciuta nel nord Europa per tutta una serie di problematiche, dolori eccetera eccetera.

Però si è visto avere un successo particolare per il trattamento di malattie degli occhi, dell’apparato visivo che di solito non hanno tante terapie.

Per la maculopatia con questo tipo di trattamento, che poi parlerò brevemente dei risultati, si utilizzano degli aghi proprio come vede praticamente invisibili.

Veramente sono sottilissimi e non si mettono negli occhi ma si mettono in certi punti: sulla fronte, nelle mani, in alcuni giorni nelle ginocchia e nei piedi.

Possono fare un pochino pochino male nel momento in cui l’ago viene inserito ma dopo chiaramente questo dolore viene meno ed il paziente si rilassa.

Consiste classicamente in due trattamenti ma io personalmente ne faccio tre al giorno, in due ore consecutive perché ho scoperto una terza tipologia di trattamento perché mentre Boel ne fa due io ne faccio tre e per quello che concerne appunto i punti – come le dicevo sono stati scoperti verso i primi anni 2000 – il professore ha continuato a “scoprire” nuovi punti e gli ultimi punti che lui ha scoperto risalgono al 2017.

Purtroppo non tutte le persone possono avere risultati da questo tipo di trattamento perché dico sempre se veramente io riuscissi a guarire le maculopatie sarei in prima pagina su tutti i giornali.

Ma non è così perché la maculopatia è una sezione che colpisce la nostra popolazione prevalentemente la popolazione più vecchiotta.

Ci sono tantissimi casi adesso di maculopatia in Italia purtroppo tanti ne sono affetti perché la popolazione sta vivendo di più però si sta vedendo anche che c’è un aumento di questi casi di maculopatia.

Ci sono due tipi di macuopatia: quella secca e umida. Qual è la differenza?

Che quella secca colpisce il tessuto retinico e il tessuto maculare mentre in quella umida c’è la formazione di vasi sanguigni del tutto anomali e questi vasi possono dare esito, possono dare praticamente emorragie, liquido e questo veramente impedisce la vista.

Il 90% circa dei casi sono di maculopatia secca, il resto sono quella umida. In medicina convenzionale ci sono dei trattamenti a base di una puntura nell’occhio per quella che è la maculopatia umida ma allo stato attuale non ci sono trattamenti per la maculopatia secca.

Ecco perché l’agopuntura che io ho introdotto in Italia – questo tipo di agopuntura sono stata la prima a praticarla dai primi anni duemila e sono andata a trovare il professore – fornisce i risultati nel senso che riesce a fermare la malattia oppure comunque la rallenta.

In circa il 15% dei casi non ci sono risultati però dico sempre che bisogna andare da un professionista serio e tentare per vedere.

In altre parti d’Europa anche figure professionali quali naturopati possono effettuare l’agopuntura ma da noi solo i medici.

Se siete affetti da una maculopatia e volete provare l’agopuntura Metodo Boel, prenotate una visita nella sezione Contatti