Le Maculopatie. In questo video vediamo come il metodo di agopuntura Boe-Yamamoto-Ferraro potrebbe essere utile in caso di maculopatie. Buona visione!
Sono qui a riparlarvi del metodo Boel-Yamamoto-Ferraro. Ebbene le maculopatie affliggono tanti, tanti cittadini. Si stima che in Europa ci siano 67 milioni di persone affette da questa malattia degenerativa dell’apparato visivo.
Stranamente, perchè non ho visto dati, sembra che ne sia più affetto il sesso femminile oppure potrebbe essere che il sesso femminile si sottoponga di più alla l’agopuntura rispetto al sesso maschile.
Ci sono due forme di maculopatia degenerativa, la prima è la secca, dicesi anche, miopatia atrofica o ischemica. Questa è la forma più comune che colpisce l’80 – 85% dei casi.
Il resto delle maculopatie, ovvero siamo intorno a un 15%, è la forma umida che è in teoria più grave rispetto alla forma ischemica.
Qual è la differenza?
Sono due malattie che colpiscono nella stessa zona della retina, ovvero la macula, ma sono del tutto diverse nella loro eziopatogenesi. La forma umida è trattabile ma è appunto considerata la più severa.
Per ciò che concerne invece la forma ischemica, negli Stati Uniti è emersa una puntura per trattare questa forma di maculopatia che non è ancora, da quello che so, arrivata in Italia, è comunque costosa e va ripetuta. Il metodo Boi Yamamoto-Ferraro tratta entrambi i casi e non c’è assolutamente nessuna controindicazione all’abbinamento del metodo Boel-Yamamoto-Ferraro e una qualsiasi forma di puntura somministrata da un oftalmologo.
Anzi, come ho visto negli anni, trattasi di casi di maculopatia umida, puntura e agopuntura si potenziano perché, come dico sempre ai miei pazienti, io non sono specializzata in oftalmologia, bensì in medicina generale ed ovviamente nelle varie forme di agopuntura.
Altra cosa che dico gli aghi non vanno messi negli occhi come molti pensano quando mi contattano inizialmente.