Lo stress. In questa puntata della rubrica “Metallicamente” in onda su RadioMia, abbiamo parlato dello stress.

Potete riascoltare la puntata qui. Buon ascolto!

Iniziamo a parlare di quelli che sono gli effetti fisici dello stress.

La medicina convenzionale, diciamo fino oserei dire ai primi anni 2000, non si rendeva conto di quelli che sono gli effetti deleteri dello stress inteso come stress psicologico ma tra un po’ definiremo esattamente quello che comporta la parola stress, quello che significa.

Io mi ricordo fin dal 1994 quando studiavo ancora negli ospedali, quella che è stata tutta la mia formazione professionale, una frase che ho sentito tantissime volte da allora ed è la seguente “È morto di crepacuore” e allora noi studenti di medicina, sono a volte abbastanza saputelli anche volte neolaureati, si ipotizzava che sicuramente il signore in questione avesse avuto un fattore x, u fattore y…. Ecco cosa è andato storto”

Però cosa vuole dire la parola stress?

Il termine è molto ampio. Stress può denotare un’attenzione, una pressione, uno stimolo che si percepisce come potenzialmente negativo.

Però sorge la domanda: lo stress è sempre negativo? Disse un uomo saggio “l’amore fa fare cose folli. Io mi sono sposato”, per cui a volte anche cose positive, qualche esempio il matrimonio, cambiare la casa, iniziare un nuovo lavoro possono essere uno stress per l’organismo umano sotto tutti i punti di vista.

È un termine che va visto sotto tutti i punti di vista perché uno stress può essere mentale ma può anche essere fisico, ovvero “metalli tossici” in tutti i sensi una vera e propria tossina per la mente.

Il totale degli stress che possono essere positivi, emotivi oppure ambientali definiscono quello che viene chiamato il carico allostatico ovvero la somma di tutti questi fattori “stressanti”.

Per cui oggi Vi parlerò di quello che avviene a livello fisico e poi, nelle prossime puntate, parleremo di ciò che accade al livello del sistema nervoso centrale, anch’esso molto molto affascinante come tematica.

Dunque si è visto che nell’organismo umano, perché iniziano già ad emergere degli studi diciamo dopo i primi anni 90, e la specializzazione si chiama la psico neuro endocrino immunologia che ci fa vedere in parole povere come tutto nell’organismo umano è collegato ovvero psiche è collegato a soma, mente è legata a corpo e come tale l’aspetto mentale, un trauma mentale, si può ripercuotere a livello dell’organismo, a livello somatico.

Questo ce lo diceva prima della PNEI la medicina psicosomatica.

 Cosa si è cisto che può succedere se i livelli di stress aumentano aumentano in modo spropositato?

Lo stress non va combattuto andrebbe però gestito.

Quello che si è visto è che nell’organismo ci sono determinate sostanze che possiamo dire essere mediatori cellulari tra cui le interleuchine, che fino a 30 anni fa così nessuno sapeva che esistessero all’interno dell’organismo umano.

Queste interleuchine sono dei mediatori cellulari che interagiscono tra l’infiammazione  il sistema immunitario. Il sistema immunitario è tremendo nella sua complessità perché l’attivazione di una parte del sistema immunitario prevede che ci possa essere come un effetto Domino su tutta una serie di altre molecole; ci sono molecole che si addormentano molecole che si attivano è una cosa di una complessità eccezionale tanto che anche gli stessi specialisti a volte rimangono a bocca aperta nel vedere i risultati di determinati studi ma una cosa che sta emergendo è che una di queste interleuchine, in particolare il interleuchina-6, che si dice essere pro-infiammatoria, aumenta durante fasi di stress.

Addirittura si è visto, forse anche i radioascoltatori ne hanno sentito parlare, che in casi di Covid gravi, quei casi che sono andati a finire purtroppo in terapia intensiva, i livelli di interleuchina erano molto più alti rispetto ai livelli della stessa interleuchina nei casi dove il decorso clinico è stato più facile.

Sempre in questi studi è stato visto che anche in altre malattie che si chiamano malattie infiammatorie, il termine infiammatorio copre tante malattie dalle malattie cardiovascolari, artrite reumatoide ed altre, che ci sono sempre livelli elevati di interleuchina-6 e chissà quante molecole ancora ci sono che la scienza non conosce.

Un’altra molecola interessante ad esempio (anche qui adesso ci sono degli studi) è la leptina.

La leptina è in realtà un ormone, un ormone proteico ed è quello ormone, quella molecola che conferisce la sensazione di sazietà durante un pasto per cui è quella chiave che ti dice “guarda adesso smettila di mangiare sennò sei un po’ a rischio, stai mangiando troppo”.

Sono stati fatti studi nei quali hanno visto che durante uno stress acuto gli aumenti di tale ormone proteico possono fare capire quanto “cibo spazzatura” sia stato assunto.

Questo per dire come la medicina si sta rendendo conto che lo stress può apportare tutti questi cambiamenti che prima non si misuravano, in termini ematochimici ma che adesso si possono iniziare a misurare.

Dallo stress alle patologie autoimmuni il passo è breve?

Dipende. I pazienti mi chiedono “perché mi sono ammalato?” ed io rispondo “Ognuno nasce con difetti di fabbrica.” chi più marcati chi meno. Ognuno ha comunque un punto debole.

Dipende innanzitutto dalla gravità, dall’entità dello stress dipende da come il soggetto gestisce lo stress ma che sia immediato, io non credo, un po’ di tempo sicuramente ci vuole.