“NOTIZIE SALUTARI”  Dicembre 2020-Gennaio2021

Scritte dalla Dr. Fiamma Ferraro per www.buteyo.itwww.agopunturaocchi.it www.saluteglobale.eu   e www.dottoressafiammaferraro.it . Il contenuto,integrale o parziale  dei Notiziari può essere liberamente riportato, purché sia indicata la fonte (scritto dalla Dr. Fiamma Ferraro su www.dottoressafiammaferraro.it), insieme all’avviso che   “il contenuto dei notiziari  della Dr. Ferraro ha scopo informativo e non intende in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale”.
——Salve!!  Spero che nonostante tutte le vicissitudini dell’anno  che sta finendo  abbiate trascorso un Natale sereno!!
Come forse ricorderanno molti dei lettori “antichi”  di questo Notiziario (diramato  mensilmente dal 2002  fino alla fine del 2019), un anno fa avevo scritto: Ciò che state per leggere non è un notiziario, bensì un annuncio di cambiamento. Come sapete, mia madre Rosa Maria Chicco ha introdotto in Italia  la conoscenza del metodo Buteyko   nel 1999, dopo che negli anni ’80 ne aveva sentito parlare a Dublino da un collega dell’Ambasciata dell’ex URSS ed  aveva seguito a Londra uno dei primi corsi per istruttori tenuto in inglese da  Alexander Stalmatski, uno degli esperti russi, allievi di Buteyko che, emigrati in Australia,   avevano introdotto la conoscenza di Buteyko nel mondo di lingua inglese.  Fa una certa  impressione pensare che sono passati già quasi 20 anni dalla data del  primo notiziario Buteyko, ……  Durante il  2020  il notiziario  non verrà più inviato   alla mailing list in forma di e-mail…..ed   al posto del notiziario vi saranno articoli e post di varie lunghezze su tantissime tematiche, compresa (ovviamente!) la respirazione. Questi post ed articoli verranno  inseriti  sul mio nuovo sito www.dottoressafiammaferraro.it ,  nel quale sarà anche incluso il contenuto di  www.buteyko.it  (che basterà inserire su google). Lì troverete sia i notiziari dal 2002 fino alla fine del 2019  sia gli articoli  successivi del 2020. …Un altro annuncio importante è che nel 2020 uscirà la  nuova edizione del mio libro “Attacco all’asma… e non solo” (la precedente  edizione era stata pubblicata da Macrolibri anche in Francia, in lingua francese);  …… In questa prossima   edizione italiana vi saranno … nuovi dati sul ruolo dell’anidride carbonica nell’organismo umano e su nuove sperimentazioni e studi, sullo sport, il microbioma,ed altro..”
 Questa nuova edizione, la cui uscita era stata programmata per  l’estate scorsa, era stata rinviata a novembre per via dei problemi causati dall’epidemia Covid ma è ora finalmente reperibile (ved.
www.gruppomacro.com/blog/salute-e-benessere/respirare-bene-secondo-il-metodo-buteyko?skip=1  ) in cui vi è anche la prima parte della mia intervista sull’argomento)
Nonostante le mie “buone intenzioni” della fine del 2019, l’ insorgenza dell’epidemia di Coronavirus mi aveva indotta,  nei primi mesi di quest’anno, a scrivere ancora un Notiziario diramato anche a tutti gli indirizzi e-mail (ved. www.dottoressafiammaferraro.it/2020/03/30/aprile-2020-emergenza-coronavirus/ )    dal titolo  ” Coronavirus: aiuta il tuo sistema immunitario ad aiutarti!”,   in cui  davo  alcuni consigli utili per la prevenzione e l’ottimizzazione del proprio sistema immunitario, basati   in primo luogo sul modo di respirare, ma non solo.  (consiglio peraltro di andare sul link soprariportato per leggerne interamente il contenuto)
A questo proposito, dopo avere ovviamente raccomandato di seguire le misure di precauzione ufficialmente raccomandate, osservavo che : “Tra i consigli  di prevenzione che in genere si leggono  vi è    ben poco quanto all’importanza del modo di respirare; vi sono molti consigli  per rinforzare l’immunità, con uno stile sano di vita, evitando ansia e stress (consiglio ben difficile da seguire in questi tempi), con integratori, con una buona dieta ed altro, ma tra questi consigli non vi è quasi mai quello di  “respirare bene”; ed i lettori di questo Notiziario ben sanno cosa intendo quando parlo di una buona respirazione! Sanno che respirando bene (ed evitando quindi l’iperventilazione) si ottiene una buona ossigenazione di tutte le cellule del corpo ed una ottimizzazione del nostro sistema immunitario…. … Una importante  misura preventiva  (e cioè diretta solo a chi sta ancora bene e non ha alcuna difficoltà respiratoria), ad effetto abbastanza rapido, per diminuire il rischio di contagio da coronavirus e  quella di cercare di respirare costantemente   dal naso e non dalla bocca…… sia di giorno che di notte;………..;  sono ben noti, non solo ai medici ma anche ad una gran parte delle persone, i danni che possono essere  causati da  una respirazione orale costante (e per respirare si intende ovviamente sia l’inspirare che l’espirare) ….. Mi sembra quindi strano che tra i consigli sanitari in genere dati per evitare di essere contagiati e di contagiare gli altri non vi sia  il consiglio, importante per  la prevenzione ed oltre tutto assolutamente non costoso, di respirare –ogni qualvolta ciò sia possibile senza sforzi e disagi- dal naso e non dalla bocca, e di tenere la bocca chiusa quando non si parla o mangia.”
…… Passavo poi  a descrivere meglio i vantaggi che il  respirare costantemente dal naso e non dalla bocca può apportare per diminuire le probabilità di contagio da  Covid-19 e da altre malattie che colpiscono in particolare l’apparato respiratorio. Questi vantaggi possono essere letti andando sul link sopra indicato  (www.dottoressafiammaferraro.it/2020/03/30/aprile-2020-emergenza-coronavirus/ ) Praticamente tutti i i miei successivi articoli/notiziari del 2020 sono stati dedicati alla tematica relativa al  Covid 19 e possono essere letti su queste due pagine:
www.dottoressafiammaferraro.it/category/notiziari-dal-2020-in-poi/
www.dottoressafiammaferraro.it/category/notiziari-dal-2020-in-poi/page/2/

 – Tornerò d’ora in poi ad inviare periodicamente  i miei notiziari a tutti coloro che in passato li ricevevano e desiderano continuare a riceverli, ai nuovi interessati che da aprile in poi   mi hanno scritto o mi scriveranno (a fiafer@yahoo.com) dimostrando interesse per le tematiche trattate nei miei articoli  .
Sembra che ci stiamo finalmente avvicinando, con i vaccini e con nuovi medicinali, come gli anticorpi monoclonali, alla fine dell’incubo del Covid-19, e sarebbe particolarmente deprimente contagiarsi proprio poco prima di potersi vaccinare: Torno pertanto sull’argomento della prevenzione, citando alcuni degli articoli  che ho scritto nel 2020 e pubblicato sui link sopraindicati, aggiungendo delle ulteriori  informazioni ed aggiornamenti emersi  nell’anno trascorso  ed utili da conoscere.

           1)  Nell’articolo dello scorso aprile in cui esponevo l’opportunità di cercare di respirare dal naso (www.dottoressafiammaferraro.it/2020/03/30/aprile-2020-emergenza-coronavirus/ ) osservavo tra l’altro che l’ossido nitrico (NO) prodotto nei seni paranasali quando respiriamo dal naso svolge un importante  ruolo antibatterico ed antivirale. Come scrivevo: “….Sono note le proprietà antivirali dell’ossido nitrico,  scoperte  presso l’ Istituto Karolinska in Svezia negli anni ’90 ( ved. ad es. …. Lundberg JO et al. e  “Nitric Oxide Inhibits the Replication Cycle of Severe Acute Respiratory  Coronavirus Link to full text – J Virol. 2005)   …..L’ossido nitrico è prodotto in quantità nei seni paranasali quando respiriamo attraverso il naso, allo scopo di dilatare  le vie bronchiali per consentire all’aria di attraversarle facilmente. Inoltre   provoca anche la dilatazione dei vasi sanguigni all’interno dei polmoni, il che  consente un migliore  passaggio dell’ossigeno dai polmoni al sangue.  Una sua  ulteriore importante funzione  è costituita dalle sue proprietà antimicrobiche, che eliminano virus e batteri   …. Quando respiriamo dalla bocca questa  importante sostanza, l’ossido nitrico, non viene invece prodotta.
Ovviamente anche l’ossido nitrico, analogamente ad altre sostanze  fondamentali e indispensabili, se presente in eccesso nell’organismo può provocare notevoli effetti negativi……”

 Aggiungo qui che nuovi studi, successivamente a quanto avevo scritto nel  marzo scorso, hanno confermato la fondatezza dell’effetto antivirale dell’ossido nitrico, come ad es. il seguente dell’ottobre  scorso,  (ved.  www.sciencedirect.com/science/article/pii/S001236922034397X ) dal titolo  “”NITRIC OXIDE IS A POWERFUL ANTI-CORONAVIRUS-INHALED AGENT THAT ACTS WITHIN HOURS”  (l’ossido nitrico è un potente agente inalato anti-coronavirus, che agisce entro ore).
 Menziono inoltre  un ulteriore effetto  antivirale prodotto dalla respirazione nasale: tempo fa  sono stati pubblicati, in relazione al coronavirus, vari articoli scientifici che mettono in rilievo l’effetto antivirale del lisozima. Ebbene, il lisozima è una sostanza naturale che si trova nel latte materno ed in vari alimenti, ed anche nel muco nasale e nella saliva (ved. ad es. www.my-personaltrainer.it/nutrizione/lisozima.html ). Questo effetto protettivo antivirale del lisozima viene meno se non si respira dal naso ma dalla bocca, poiché in questo caso i virus, non passando dal naso non entrano in contatto con il lisozima contenuto nel muco nasale, ed anche l’effetto del  lisozima contenuto nella saliva diminuisce notevolmente poiché la respirazione dalla bocca provoca un prosciugamento della saliva contenuta appunto nella bocca.
       2)    In questo mio successivo articolo   (www.dottoressafiammaferraro.it/2020/04/23/aiuta-il-tuo-sistema-immunitario-con-la-fitoterapia/ ) parlavo poi di due  piante   promettenti contenenti dei principi attivi che rivestono un ruolo importante per un “attacco antivirale”. Non sono da prescrizione ma come sempre, in particolare in caso di dubbi o domande, occorre chiedere un parere al proprio medico. Una di queste piante è il “cistus incanus”. Questa pianta fiorisce in particolare nelle zone vicine al mare nei paesi mediterranei, dove  le sue proprietà terapeutiche  erano già  note ed utilizzate, fin dai tempi dell’antica Grecia  per vari problemi, ed era poi caduta nell’oblio di fronte all’emergere dei moderni preparati farmaceutici.
Riporto un estratto di ciò che scrivevo su questa pianta  nel mio notiziario  risalente al novembre del 2018“Vorrei qui  soffermarmi sugli studi del medico greco Dr. Pandalis, che ha dedicato  una vita  di  ricerca (in Germania, dove vive da molti anni) ad una pianta, il cistus incanus, non ancora molto nota  ma che sta dimostrando  notevoli proprietà antivirali ed antibatteriche….. Egli ha promosso l’effettuazione di vari studi, presso illustri  istituzioni tedesche, per sperimentarne l’efficacia…. Tra i vari articoli e studi cito quello  di Droebner et al. (2011) dal titolo “L’Estratto Cystus 052, ricco di polifenoli è altamente efficace contro il virus pandemico H1N1 dell’influenza A ed altri virus respiratori-5 (Suppl.1),230-251.”……. Mentre ora, perlomeno in Italia,  le proprietà del Cistus incanus sono ancora poco note,,esse  sono invece da tempo apprezzate in Germania, dove il periodico dei medici tedeschi (Aerztezeitung)  ne ha parlato   ad esempio in questo articolo  del 2016 :www.aerztezeitung.de/medizin/krankheiten/infektionskrankheiten/article/904284/hiv-ebola-extrakte-zistrose-wirken-antiviral.html “.
 Gli effetti terapeutici del cistus incanus appaiono in sostanza dovuti al suo  contenuto particolarmente elevato in polifenoli ( il più elevato tra le piante oggetto di studi) e  flavonoidi (miricetina, quercetina, epigallocatechine) che gli conferiscono un notevole effetto antivirale, antibatterico ed antinfiammatorio…..Per quanto riguarda in particolare l’effetto antivirale, i polifenoli altamente polimerici di cui è ricco l’estratto acquoso del cistus sembrano agire contro  i virus prevenendo il loro assorbimento nelle cellule e la loro moltiplicazione,   attenuando l’intensità e la durata media di problemi dell’apparato respiratorio   causati da  infezioni virali o batteriche.
L’azione antinfiammatoria è supportata da una funzione antiossidante ed immunomodulante: modula la crescita dei globuli bianchi ed il rilascio delle citochine durante lo stato infiammatorio
……”
  L’altra pianta importante di cui parlavo nel mio articolo dello scorso aprile è l’artemisia.
Come scrivevo: L’artemisia…… è un efficace rimedio antisettico ed espettorante in caso di tosse, viene impiegata anche contro parassitosi intestinali …..Negli ultimi anni sono stati pubblicati anche vari studi riguardanti un potenziale utilizzo dell’ estratto farmaceutico dell’artemisia, (detto anche artemisinina) nel campo dei tumori…….L’artemisia è controindicata in gravidanza e se si allatta, oltre che nei bambini. La letteratura non parla di  effetti secondari e tossici rilevanti rispetto alle dosi terapeutiche consigliate, tranne nel caso in cui sia presente una particolar sensibilità o allergia a livello individuale…L’utilizzo dell’artemisia è inoltre sconsigliato nei casi di ulcera gastrica e duodenale.
Vediamo però quello che può essere il ruolo dell’artemisia come supporto terapeutico in questo triste contesto “virale”:

Nel 2015 la dr.ssa cinese Tu Youyou (83enne) ha vinto il Premio Nobel per aver salvato milioni di persone con il suo lavoro rivoluzionario sulle proprietà antimalariche dell’artemisia, e da allora è nato un grande interesse per le proprietà terapeutiche di questa pianta. Vari  scienziati hanno scoperto che i fitocomplessi dell’artemisia prendono di mira proprio i coronavirus; in altri studi viene invece approfondito  e confermato  l’ effetto anti-malarico. Nello specifico, l’artemisia supporta le funzioni delle cellule B e T Helper. In un comunicato dell’8 aprile scorso il rinomato istituto scientifico Max Planck in Germania ha annunciato di aver avviato, in collaborazione con una ditta americana, una sperimentazione sull’utilizzo dell’artemisia nella lotta contro il covid-19.”
Questa sperimentazione, anche se non ancora conclusa, a quanto recentemente annunciato dall’Istituto Max Planck, sembra dare risultati preliminari promettenti; ribadisco peraltro che, anche per questa pianta, prima di iniziare ad assumerla è necessario accertare con il proprio medico la presenza di eventuali controindicazioni.
 —- 3)– In questo (www.dottoressafiammaferraro.it/2020/04/06/coronavirus-come-possiamo-ottimizzare-le-nostre-difese-immunitarie/  )  ed  in altri articoli che nel 2020 ho scritto sul Covid ho menzionato vari fattori (alimentazione sana, movimento,   evitare  stress ed insonnia) e  varie  sostanze che esercitano un effetto positivo sul nostro sistema immunitario, tra cui l’AHCC (Active Hexose Correlated Compound), e cioè un alfa-glucano prodotto  tramite la fermentazione dell’estratto di un fungo molto apprezzato in Asia ed anche in   Europa, lo Shiitake (Lentinus edodes) e vari   integratori, tra i quali in particolare: quercetina,  L-glutatione solubile, condroitina solfato, zinco acetato o gluconato,  selenio, magnesio, vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina D (importante in particolare per chi nel periodo del lockdown, abitando in case prive di giardini o terrazzi, non è stato in grado di esporsi ai raggi del sole per un tempo sufficiente.).
Un altro fungo , di cui non avevo ancora parlato nel mio articolo e che vorrei ora aggiungere, è il Bupleurum Falcatum, usato  da secoli nella fitoterapia cinese; questo fungo è infatti ricco di  Saikosaponine, sostanze di cui stanno sempre di più emergendo le proprietà benefiche, tra cui anche quelle antivirali ed anche specificamente contro il Covid-19: ved. ad es. questo  articoli scientifico: www.europepmc.org/article/pmc/pmc7179490 .
Tra le sostanze utili che menzionavo nel mio articolo dello scorso aprile vi era inoltre la lattoferrina, sulla quale sono tornata nel novembre scorso, con un articolo dal titolo   “Lattoferrina, Covid-19 e Ferro (per leggerlo integralmente ved.  www.dottoressafiammaferraro.it/2020/11/02/lattoferrina-covid-19-e-ferro/ ), poiché  in ottobre, in merito alla   lattoferrina,   sono state pubblicate   delle importanti notizie. Come  ho scritto nel mio articolo ,  “…Avevo… menzionato la Lattoferrina  fin dallo  scorso aprile, come uno degli integratori che possono essere utili   per prevenire  il coronavirus. La lattoferrina è contenuta nel latte materno  per potenziare le difese immunitarie del neonato ed è basata soprattutto sulla sottrazione dall’organismo umano di una buona parte del ferro, di cui i virus   hanno a quanto pare  bisogno per sopravvivere….. In uno studio recente dell’Università di Tor Vergata si è osservato  che il virus Sars-Cov 2 si alimenta del ferro presente nell’organismo umano e che “La lattoferrina riduce il ferro e quindi mette il virus in posizione di svantaggio e potenzia l’immunità innata dell’organismo” …..Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, è stato condotto su cento pazienti positivi al coronavirus, con sintomi lievi o asintomatici, curati solo con la lattoferrina.
Contro questo studio (come accade molto spesso) si è peraltro aperto un dibattito da parte di altri studiosi che ne contestano la validità, osservando, che “servono altri studi sull’argomento”.
A questo proposito devo tuttavia osservare innanzitutto che anche se le probabilità di un’azione antivirale efficace da parte della lattoferrina non fossero elevate, varrebbe comunque la pena di provare ad assumerla – non certo in sostituzione ma in aggiunta ai vari farmaci del caso– dato che non è comunque dannosa o costosa: si tratta di una sostanza naturale contenuta nel latte materno ed  in vari  alimenti sani, che oltre all’effetto sopramenzionato di sottrazione  del ferro di cui i virus hanno bisogno, ha anche vari altri effetti  utili per la salute.
Osservo inoltre che questo effetto antivirale della lattoferrina (che menzionavo anche nel mio citato articolo dell’inizio dell’anno ) non è certo una novità: oltre alla lunga lista di  studi menzionati nello studio  sopracitato ve ne sono molti altri ,
(ved.  ad es.www.nature.com/articles/nrmicro1930 ) dal titolo” Viral Infection and Iron Metabolism” -infezione virale e metabolismo del ferro)  in cui si menziona il fatto provato che ”Le cellule che sono strapiene di ferro forniscono una buona dimora per i virus” e si mette in rilievo che rimuovendo dalle cellule infettate l’eccesso di ferro si è constatata l’inversione della curva di crescita di virus vari, tra cui l’HIV-1, ed il virus dell’epatite .
Vi è poi una lunga lista di altri studi che anche in passato sono arrivati a constatazioni analoghe.  Mi limito qui a   citare  il seguente, che risale al 2001, dal titolo Antiviral activities of lactoferrin:
www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0166354201001954?via%3Dihub ).
Passavo poi nel mio articolo ad esaminare il “Ruolo e proprietà del ferro”, scrivendo:
“ ….. il ferro è una sostanza necessaria per la vita, che deve trovarsi nel sangue in quantità sufficiente per l’ossigenazione dell’organismo. Ho dedicato una buona parte dei miei approfondimenti e della mia pratica medica a tematiche relative all’ossigenazione;( ved. il mio libro: www.macrolibrarsi.it/libri/__attacco-all-asma-e-non-solo-libro.php,)  …..    L’ossigeno, prima ancora di arrivare alle cellule dei vari tessuti, deve passare nei globuli rossi del sangue -ed a questo scopo sono necessari vari fattori, tra cui appunto  una sufficiente presenza di ferro…” ).
    Tuttavia, come ho scritto  anche  nel mio libro   La Terapia Chelante” ed in   vari miei articoli,  vi sono dei metalli  -pur benefici  e magari indispensabili  per la vita  nella giusta quantità-  che     diventano  nocivi se presenti in nell’organismo in quantità eccessiva.  A questo proposito assume particolare importanza il ferro, che  nella giusta quantità è appunto  indispensabile  per la vita  ma che, se presente in eccesso è   dannoso. Riporto qui alcune considerazioni che ho scritto anche nel mio sopracitato libro sulla Terapia Chelante,(ved. www.macrolibrarsi.it/libri/__la-terapia-chelante-libro.php  )
La doppia faccia dei metalli pesanti

“…..
  …. Parlando in generale di metalli  pesanti, abbiamo visto che  in certi casi può trattarsi di sostanze fondamentali per l’organismo a livello biochimico, la cui carenza può arrecare problemi di salute; le stesse sostanze però  possono  svolgere un effetto tossico se si supera la dose raccomandata (variabile a seconda dei casi). Questi elementi comprendono il ferro, il rame,  il manganese  lo zinco …… ed altri …..Per quanto riguarda il ferro ed il rame: se nell’organismo sono presenti in quantità eccessiva il corpo  ha difficilmente modo di espellere la parte in eccesso e possono insorgere fenomeni di tossicità…”
Sono ben note delle malattie  come  l’emocromatosi, in cui vi sono accumuli   abnormi e dannosi di ferro, ed il morbo di Wilson, con accumuli di rame.  A parte tuttavia queste malattie di carattere genetico ereditario, vi sono dei casi meno gravi ma molto più frequenti  in cui l’accumulo è spesso causato solo da un  consumo  eccessivo di alimenti o  sostanze contenenti ferro e rame. Come scrivevo:  “Si tendeva ad es. –ed ancora si tende- a dare per certo che se una persona è pallida, ciò è dovuto ad una carenza di ferro; può naturalmente essere così, ma non  si tratta di una legge matematica. L’anemia non è sempre causata da carenza di ferro (può trattarsi ad es. di carenza di vitamina B12) ed ogni caso è un caso a sé. Il ferro ed il rame non dovrebbero mai essere assunti ad “occhi chiusi” ma solo se vi è una carenza specifica, la quale dovrebbe essere accertata ed anche indagata quanto alle cause. Consiglio pertanto, a chi compra senza consulenza medica degli  integratori con molte vitamine e minerali, di controllare se questi integratori contengano anche  ferro e rame, sostanze che vanno assunte solo in caso di effettiva carenza; in caso contrario possono infatti fare più male che bene. In particolare in relazione al ferro, nella nostra società opulenta in cui si mangia abbastanza carne rossa, il rischio di un eccesso di ferro non è un fenomeno raro. In particolare gli uomini, e le donne dopo la menopausa, che non siano vegetariani, soffrono non raramente di malanni provocati da un eccesso di ferro; alcuni ipotizzano anche che il fatto che le donne prima della menopausa soffrono di disturbi cardiocircolatori in misura inferiore agli uomini sia dovuto in parte anche alla loro perdita mensile di sangue, con la quale si liberano del ferro in eccesso. Il ferro, per quanto indispensabile alla vita, se presente in quantità superiore a quella ottimale può provocare gravi danni e i danni da eccesso di ferro sono molto più numerosi di quanto si ritenesse un tempo. ….. In realtà l’organismo non ha modo di liberarsi, se non in minima quantità, del ferro assorbito in eccesso e questo, depositandosi nel fegato, pancreas o altri organi, può provocare le malattie più disparate, a seconda dell’organo nel quale si è accumulato. ……………….Vale la pena di ricordare, con un’interessante parentesi storica, che nell’antichità molte malattie venivano curate con i salassi in cui, estraendo sangue,  si estraeva anche il ferro in esso contenuto.  Centinaia di anni fa il salasso era considerato come “una cura per tutti i mali”, ed in effetti gli storici narrano che molte persone traevano beneficio dalla terapia, pur essendoci stati casi di pazienti meno fortunati, i quali sono morti perché era stato loro estratto troppo sangue. “
Pertanto chi è sano e non soffre di una carenza di ferro ma al contrario ne ha un po’ più del necessario, se effettua una donazione di sangue può non solo salvare magari la vita di altre persone ma anche  migliorare la propria salute.  Nel mio libro mi soffermo poi su varie terapie chelanti che possono aiutare ad eliminare l’eccesso di ferro. Le terapie farmacologiche usuali, pur efficaci, possono provocare notevoli effetti secondari. Vi sono tuttavia anche sostanze chelanti naturali tra cui, per il ferro, appunto la lattoferrina; non occorre infatti aspettare di essere positivi rispetto al coronavirus per eliminare il ferro in eccesso; sarebbe bene in generale, per la propria salute, eliminare comunque, con una terapia chelante, un eventuale eccesso di ferro   ….Dato che ognuno è diverso, occorre una consulenza con il proprio medico prima di intraprendere delle terapie anche con sostanze naturali.  Così ad es. molti assumono di propria iniziativa degli integratori a base di ferro,  e se il ferro è già in eccesso ed un’ eventuale anemia non è provocata da carenza di ferro, questi integratori a base di ferro possono provocare effetti  nocivi.
Mi riprometto  comunque, in un futuro articolo, di tornare su questa importante tematica dell’anemia e del ferro.
Un’altra notizia importante in relazione ai metalli è poi quella relativa al rame, anch’esso indispensabile ma nocivo se presente in eccesso: è infatti di questi giorni la notizia  che la bucillamina, un farmaco da tempo prescritto per l’artrite reumatoide, sembrerebbe avere buoni effetti anche per il Covid, (ved.  www.clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04504734  ) ed è stata  avviata  in proposito una sperimentazione di fase 3 su pazienti affetti da Covid-19 di livello moderato.   La bucillamina è un farmaco analogo alla penicillamina, che è  il farmaco più adoperato appunto per trattare il morbo di Wilson,  in cui vi è nell’organismo un accumulo  elevato di rame, ed anche la bucillamina, oltre ad essere utile per l’artrite reumatoide è utile per attenuare questo accumulo eccessivo di rame.   Vi sono  numerosi  casi in cui il rame, pur senza raggiungere quantità analoghe a quelle presenti nel morbo di Wilson,  si accumula nell’organismo in quantità superiori a quelle  ottimali e necessarie, a causa di un consumo eccessivo di alimenti ricchi di rame, dell’uso di pentole di rame od altro. Il rame nella quantità giusta, e nel giusto rapporto con lo zinco, ha in realtà un effetto antivirale ed antibatterico, ma se in eccesso  non fa bene   Da queste osservazioni relative al ferro ed al rame si potrebbe dedurre che una misura che potrebbe essere di qualche utilità per attenuare il rischio di Covid-19 potrebbe appunto consistere anche nel controllare di non aver accumulato nell’organismo un livello eccessivo di ferro o rame.
 — Mi sembra infine che sia di particolare interesse anche  la tematica  riguardante la presenza di nessi tra il Covid-19 e l’inquinamento ambientale.  Questa  tematica è attualmente approfondita in particolare in Germania, dove  ho studiato la terapia chelante (terapia intesa ad alleggerire, nei limiti del possibile, il carico di sostanze tossiche dalle quali siamo circondati; nell’aria, nel cibo, prodotti detergenti usati in casa, ecc.ecc.  Ho  trattato  questa tematica nel mio libro  “La Terapie Chelante”, scritto nel 2014  per la Macroedizioni,ed in vari articoli  (sul glifosato, fluoro e vari interferenti endocrini) ma si tratta di un argomento sul quale sarebbero purtroppo necessari continui aggiornamenti.
Ne parlerò in modo più approfondito in uno dei miei prossimi Notiziari, che dal 2021 riprenderò a mandare tramite e-mail agli interessati.
 CORSI di respirazione BUTEYKO,  consulenze mediche ed eventi-
In genere in passato riportavo alla fine dei miei Notiziari le date di eventi interessanti e dei miei corsi di respirazione.  .Data la situazione particolare causata dall’epidemia di COVID-19  ho introdotto alcuni cambiamenti   tra i quali, oltre alla possibilità di consulenze mediche tramite videochiamata, anche la possibilità di CORSI BUTEYKO TRAMITE VIDEOCHIAMATA!
Come i lettori del notiziario avranno “captato”, mi sono  in passato rifiutata di effettuare corsi di respirazione tramite videochiamata. Il motivo è ovvio: il respiro ed i vari movimenti respiratori dovrebbero essere osservati attentamente e non è possibile vederli  con precisione nelle videochiamate . Nell’ultima edizione aggiornata di “Attacco all’asma… e non solo” (ved. www.gruppomacro.com/prodotti/attacco-all-asma-e-non-solo    ) scrivo proprio che il dottor Buteyko si sarebbe rivoltato nella tomba alla sola idea di effettuare un corso tramite videochiamata. Ebbene, cosa dire riguardo a corsi in modalità a distanza  durante  una pandemia se non “necessità fa virtù”?! Pertanto ho riflettuto (respirando poco e lentamente, tanto per non cambiare!) sull’argomento: “è possibile effettuare un corso tramite videochiamata?” Ci sto riuscendo, con buoni risultati, anche perché nel corso tramite videochiamata posso osservare il volto del chiamante non coperto dalla mascherina che sarebbe altrimenti in questo periodo necessaria.
Il corso si svolge in 2 videochiamate principali, su appuntamento, e la durata di un corso individuale è mediamente di 4 ore.  Nella prima parte valuto l’anamnesi clinica e le esigenze lavorative del partecipante. Spiego la pausa controllo, la valuto ed assegno compiti su misura al partecipante.  Nella seconda parte del corso si valuta l’esito dei compiti. Successivamente si personalizzano le norme di buona condotta respiratoria, gli esercizi adatti al singolo caso e la loro durata. Non è necessario prendere appunti,  poiché il programma personalizzato  viene  successivamente  inviato il giorno stesso. La ricevuta  sanitaria fiscale  è detraibile. Per fissare un appuntamento per un corso e/ o per una consulenza medica tramite videochiamata   prego chiamare al 3456248926  (dal lunedì al venerdì tra le 18 e le 20).
Concludo  augurando  di cuore a tutti  un  buon  Anno  NUOVO e di  RINASCITA,  più sereno di quello che abbiamo dovuto affrontare !
****************AVVISO IMPORTANTE : Questi notiziari, scritti dalla Dr.ssa Fiamma Ferraro,  sono iinoltrati per email a coloro che  le hanno inviato il loro indirizzo mail dimostrando interesse per gli argomenti trattati,   (  informazioni interessanti sul metodo Buteyko e sulla respirazione e salute in generale. ”)     I notiziari hanno scopo informativo e non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale .   Per non ricevere   più il notiziario  si prega di inviare  all’ indirizzo (fiafer@yahoo.com ) una mail con il termine”cancellare  A seguito dell’   entrata in vigore  (il 28 maggio  2018) del nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR – Regolamento UE 2016/679 ) si informa  che  gli indirizzi dei recipienti    non  vengono in alcun  modo diramati e vengono subito  cancellati  in caso di richiesta di non riceverli  più.