Ho letto questo piccolo interessante studio su J Allergy Clin Immunol. 2008 Jan;121(1):105-9.. Nello studio, dal titolo “Intranasal noninhaled carbon dioxide for the symptomatic treatment of seasonal allergic rhinitis”, i ricercatori espongono come 10 minuti dopo una singola somministrazione di anidride carbonica nelle narici i pazienti, allergici e con il naso turato, abbiamo potuto respirare liberamente dal naso., e visto attenuarsi anche bruciore e lacrimazione degli occhi, mentre nel gruppo placebo al quale era stata somministrata nelle narici della normale aria ambientale, l’effetto non era stato pronunciato. La studio conclude dicendo che i ricercatori non hanno ancora individuato il meccanismo specifico che spiega questo effetto benefico. I lettori di questo Notiziario invece, che conoscono le osservazioni di Buteyko sugli effetti dell’anidride carbonica e magari hanno già provato come un semplice esercizio di respirazione Buteyko sia spesso sufficiente per aprire un naso turato, la spiegazione la conoscono già.

– Il periodo dedicato al sonno e quindi alla rigenerazione è molto importante per la salute. Ritorno a proposito del sonno sulla necessità di una buona posizione (non sulla schiena) e della respirazione dal naso. Numerose persone allergiche e asmatiche hanno dei problemi a causa degli acari o altri microorganismi che si diffondono facilmente sul cuscino. A questo proposito segnalo che molti hanno trovato utile disinfettare brevemente ogni tanto il cuscino con un apparecchietto che distrugge acari , virus ed altri microrganismi con raggi di luce UV-C. Questo tipo di disinfezione, usata negli ospedali e che un tempo richiedeva apparecchiature costose, ora può essere fatta a casa in 10 secondi con un piccolo apparecchio non costoso e che molti portano anche in giro per disinfettare posate, maniglie di gabinetti pubblici, cibi ed altro (non può però essere usato per disinfettare mani e corpo). Ricordo peraltro a questo proposito che le persone che non hanno una immunità indebolita non devono avere troppa paura dei microbi ed esagerare con le disinfezioni. Un po’ di microbi (non troppi!) rinforzano e tengono in allenamento il sistema immunitario.

-Il libro di Win Wenger„The Einstein Factor, a proven new Method for increasing your Intelligence” (Il fattore Einstein, un nuovo metodo provato per aumentare la vostra intelligenza) di cui ho gia’ parlato in passati numeri di questo Notiziario, esamina a fondo le relazioni tra modo di respirare e intelligenza-concentrazione, mettendo in rilievo il ruolo positivo svolto dal tasso fisiologico di anidride carbonica per la circolazione del sangue (e quindi per l’ossigenazione) del cervello.. Nel libro, Wenger descrive tra l’altro la reazione dell’organismo a seguito dell’attivita’ sportiva e in particolare la “reazione dell’immersione”,e cioe’ la reazione che si verifica quando ci si immerge sott’acqua. A questo proposito egli scrive che “Ogni tipo di training sportivo intenso, come ad es. jogging o correre su per le scale, aumenta il tasso di anidride carbonica e migliora quindi il rifornimento di sangue del cervello. Ma nuotare sott’acqua e’ piu’ efficace a questo scopo di ogni altro sport… e provoca una forma di afflusso di sangue che dai biologi del mare e’ chiamata “reazione dell’immersione”. Quando ci immergiamo sott’acqua aumenta la circolazione del sangue non solo nel cervello ma in tutti gli organi. Questa reazione e’ comune a tutti i mammiferi, e spiega forse perche’ le balene e i delfini – che possono trattenere il respiro piu’ a lungo di tutti gli altri animali- hanno sviluppato dei cervelli che sembrano complessi e ricchi di prestazioni come quelli umani”.
………ora osservatevi: scommetto che nel leggere queste frasi, che accennano a come migliorare il funzionamento del cervello, stavate trattenendo il respiro, come si fa in genere quando si legge qualcosa che suscita il nostro interesse (e spero di averlo suscitato!) Esercitare quindi un’attivita’ sportiva, in particolare il nuoto , pur con le precazioni d’obbligo, (in particolare quanto al modo di respirare, sulle quali insisto molto nel mio libro ) non puo’ che essere raccomandato, in particolare in questa stagione invernale in cui in genere si fa poco movimento all’aperto e nell’acqua.

-Ho parlato varie volte nel Notiziario dei collegamenti tra respiro e canto/musica. Vi segnalo a questo proposito l’interessante blog del clarinettista Davide Bandieri, per il quale avevo scritto l’articolo “Musica e Respiro” che trovate a questo link. http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=172895380&blogID=373899322

-Fa piacere vedere che la conoscenza del metodo Buteyko sta iniziando a diffondersi sempre di più anche negli ambienti della medicina “ufficiale”; e in realtà il metodo Buteyko viene in genere compreso nella medicina “alternativa/nonconvenzionale” perché non è basato sull’uso di preparati farmaceutici, ma è in realtà più che “ufficiale” perché la sua efficacia è stata provata in studi randomizzati in doppio cieco condotti con tutti i criteri della medicina “ufficiale”.
Segnalo a questo proposito che il dr. A. Donzelli, Direttore del Servizio Educazione Sanitaria della ASL di Milano, ha redatto due articoli molto interessanti sulla cura e prevenzione dell’asma con lo stile di vita, in cui si parla anche dell’attenzione da riservare al modo di respirare, e del metodo Buteyko. Chi è interessato li può trovare sulle riviste “Pillole di buona pratica clinica” (per medici) e “Pillole di educazione sanitaria” (per cittadini), numeri novembre-dicembre 2008, reperibili presso CIS Editore ciseditore@ciseditore.it o tel. 02-46.94.542.
Saluti e a risentirci in marzo!

 

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