Salve! Ci troviamo in questo periodo alle prese con un inverno molto freddo (in certi paesi il più freddo degli ultimi 100 anni). Ma gli esperti non ci avevano preannunciato un inverno caldo, nel quadro del generale “riscaldamento globale”?Come se non bastasse la “cattiva fama” di cui già gode la CO2, considerata erroneamente come un “prodotto di scarto” dell’organismo, ci si mette, in questo periodo, anche la problematica del riscaldamento e dell’ “effetto serra”, del quale viene attribuita la colpa alla CO2. Se ciò nonostante la buona fama del metodo Buteyko (basato appunto sull’effetto benefico della CO2 in giusta misura) continua ad aumentare in tutto il mondo è perché si è visto che il metodo funziona!


Ma vediamo un po’ meglio l’effetto della CO2 sull’ambiente. In realtà, anche i peggiori detrattori della CO2 non si azzardano ad affermare che la CO2 di per sé eserciti un effetto dannoso sull’organismo umano: è infatti noto che dentro di noi dobbiamo avere una percentuale di CO2 pari al 3%-6%: la percentuale di CO2 nell’aria circostante è invece pari allo 0,03% ed anche se si avverassero le previsioni più catastrofiche aumenterebbe allo 0,05%. La nostra respirazione risentirebbe di qualche effetto negativo solo se la CO2 nell’aria superasse il 5-6%.
In realtà, l’effetto negativo causato dalla CO2, del quale tanto si parla, consiste invece solo nell’”effetto serra”, e cioè nell’aumento della temperatura ambientale che sarebbe causato dalla CO2.
A questo proposito, va precisato che la responsabilità dell’eventuale riscaldamento globale va comunque attribuita alla CO2 solo per il 20%. Inoltre, secondo alcuni esperti, stiamo andando verso una nuova era glaciale, causata da mutamenti nei fenomeni solari (macchie solari ecc.) e in questa situazione il riscaldamento pur lieve prodotto dalla CO2 sarebbe utilissimo. Intendiamoci: non voglio con questo assolutamente sostenere che lo spreco di energia e di risorse ambientali non sia da combattere; viene però il sospetto che tutta questa campagna contro la CO2 voglia indurre l’opinione pubblica ad accettare l’energia nucleare, oppure voglia distrarre l’attenzione dai veri malfattori; a questo proposito basta considerare che gli impianti di produzione di energia dal carbone riversano nell’atmosfera, sulla terra e nel mare, una grande quantità di mercurio, sostanza velenosissima. Ben vengano quindi tutte le iniziative dirette al risparmio energetico e tutte le ricerche dirette alla produzione di energia con metodi ecologici (energia solare, eolica ecc.) ma i fattori che attualmente inquinano l’ambiente sono il mercurio, il monossido di carbonio e molti altri, e non certo la povera, innocente CO2, nutrimento delle piante e quindi, indirettamente, anche dell’uomo!
-A questo proposito vorrei tornare sul documento Mkultra della CIA (i servizi segreti americani) pubblicato sulla rivista tedesca Matrix, di cui ho parlato nel Notiziario del mese scorso: in questo documento che, come accennato, appare autentico, si legge tra l’altro che : “l’aumento della CO2 nell’aria inspirata costituisce un metodo importante per trattare gli stati d’ansietà causati dall’iperventilazione….. gli spastici e le vittime del morbo di Parkinsono possono ottenere un notevole beneficio dalla diminuzione della tensione muscolare, diminuzione causata da questo aumento della CO2.

– Nasce da ricerche condotte presso il Policlinico di Milano, ed è in vendita da alcuni mesi in farmacia, un aerosol a base di acido ialuronico, contro l’asma ed altre malattie respiratorie. Sull’argomento vi sono pareri divergenti perché secondo alcuni medici l’efficacia non sarebbe provata con un numero sufficiente di sperimentazioni. L’acido ialuronico è comunque una sostanza prodotta anche nell’organismo umano e pur non risolvendo il problema di fondo (a questo scopo è necessario ottimizzare la respirazione con il metodo Buteyko), l’acido ialuronico potrebbe accelerare la riparazione di danni al tessuto polmonare (nei casi in cui questi danni si siano già verificati) mentre l’ottimizzazione della respirazione con il metodo Buteyko impedisce e previene questi danni. Potrebbe quindi essere utile consultare il proprio medico in merito all’eventuale assunzione di questo nuovo farmaco.

– In varie passate edizioni di questo Notiziario, e soprattutto nel mio libro “Attacco all’Asma.. e non solo” ho parlato della mancanza di movimento quale uno dei fattori che nella vita moderna, in cui ci si muove fisicamente ben poco, maggiormente danneggiano la salute. Molti, per cercare di mettere riparo all’inattività fisica quotidiana, si recano in palestra per fare movimento. Se tuttavia mentre si fa sport in palestra o jogging, si respira in modo sbagliato, si rischia di fare più male che bene alla salute. Tra le varie precauzioni da osservare quando si corre vi è anche quella dell’abbigliamento: chi corre con le moderne scarpe sportive rischia più danni alle articolazioni di chi corre a piedi nudi. Lo sostengono i ricercatori della University of Virginia, che hanno osservato l’allenamento su nastro trasportatore di 68 giovani sportivi -con e senza scarpe. Ebbene, la constatazione è stata che i fianchi, le ginocchia e le caviglie sono sottoposti a una pressione maggiore quando si usano le scarpe sportive che non quando si corre a piedi nudi o con le calze. Non solo, lo stress sulle giunture supera quello di una camminata con i tacchi alti. I risultati si trovano sul Journal of Injury, Function and Rehabilitation (vol.1, pg.1058) dell’Accademia statunitense di medicina sportiva e riabilitazione. Saluti e ci risentiamo in marzo!

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