-Congresso mondiale su allergie ed asma. Si è svolto a Milano, a fine giugno, un congresso mondiale su asma ed allergia, organizzato dalla Accademia Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica (http://www.eaaci.org/ ) insieme all’ organizzazione mondiale per le allergie (WAO). Nei lavori del congresso sono soprattutto state messe in rilievo le dimensioni del problema delle allergie alimentari, che in dieci anni sono raddoppiate in Europa, dove ormai ne soffrono 17 milioni di persone, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa, In Italia i pazienti sono circa 2 milioni, di cui 570.000 con meno di 18 anni. Si è inoltre parlato di molti altri problemi, dalle riniti alle dermatiti atopiche e vari problemi immunologici, con la partecipazione di oltre 7700 delegati provenienti da 110 paesi. Vi sono stati vari interventi interessanti, ma nulla di veramente nuovo, e purtroppo nessuno ha parlato, non dico del metodo Buteyko (pur di efficacia clinicamente provata per l’asma) ma nemmeno dell’importanza del modo di respirare e dell’opportunità di fare attenzione e di controllare questo fattore almeno per l’asma. Le industrie farmaceutiche erano rappresentate al congresso con 68 espositori ( ovviamente non molto interessati nei confronti di terapie basate semplicemente sulla normalizzazione del respiro). Proverò a proporre una mia relazione sull’argomento nel prossimo congresso che avrà luogo in Danimarca nel 2014. Vi farò sapere!
-Training Buteyko per i cavalli? Chi ha letto il mio libro “Attacco all’Asma… e non solo” forse ricorderà che ho trascorso molti anni in Irlanda (dove ho frequentato buona parte della scuola e la facoltà di medicina dell’Università di Dublino); ed i migliori cavalli da corsa del mondo vengono allevati nei verdi prati irlandesi. Per ottimizzare le prestazioni di questi cavalli si sta iniziando anche in Irlanda ad addestrarli con gli esercizi Buteyko, in particolare con un esercizio che in certi casi consiglio anch’io (con le giuste modalità) per le persone, consistente nel respirare per un po’ chiudendo alternativamente una narice e respirando solo con l’altra. In questo sito inglese (http://www.equinebreathing.com/how-to-do-it.php, c’è anche una traduzione approssimativa in italiano) è descritto l’esercizio da fare con i cavalli. Non ho esperienze dirette in materia; sarebbe interessante sentire in proposito dei veterinari. E’ comunque perlomeno sicuro che in caso di miglioramenti conseguiti nei cavalli con gli esercizi in questione non si potrà certo attribuire il risultato all’effetto placebo!
Nessi tra asma ed epilessia; studi di medicina cinese Varie volte, in questo notiziario, ho raccomandato per l’asma, come supporto all’indispensabile riaddestramento respiratorio, dei rimedi fitoterapici della medicina cinese. Mi sembra interessante a questo proposito citare due studi condotti dal medico cinese Ba X Hoang (ved. Treating asthma as a neuroelectrical disorder. Ba X Hoang, D Graeme Shaw, Phuong Pham, Stephen A Levine nflamm Allergy Drug Targets. 2010 Jun ;9 (2):130-4 20359291 e New approach in asthma treatment using excitatory modulator. Ba X Hoang, D Graeme Shaw, Stephen Levine, Cuong Hoang, Phuong Pham e Med Hypotheses. 2006 ;67 (5):1042-51 16797869 Cit:3 Bronchial epilepsy or broncho-pulmonary hyper-excitability as a model of asthma pathogenesis. Ba X Hoang, Stephen A Levine, D Graeme Shaw, Phuong Pham, Cuong Hoang) il quale osserva che mentre finora il trattametno dell’asma si è concentrato sulla soppressione dell’infiammazione e sulla broncodilatazione, a suo avviso il difetto primario nell’asma consiste invece in una ipereccitabilità delle membrane cellulari , che nell’asma provoca appunto la facile broncocostrizione. La stessa ipereccitabilità, pur con modalità diverse, si verificherebbe in chi soffre di attacchi epilettici,tanto che il dr. Ba X Hoang parla dell’asma come di una “epilessia bronchiale”. Osservando che “il carattere spasmodico degli attacchi d’asma è simile a quello degli attacchi epilettici; proponiamo pertanto un meccanismo patogenetico unificato dell’asma quale sindrome di una ipereccitaiblità delle membrane, (epilessia bronchiale) indotta o geneticamente predisposta”. Questa ipereccitabilità, egli spiega, è dovuta a problemi nei complessi meccanismi di funzionamento dei canali ionici, che portano a problemi in relazione ai canali del sodio ed ai recettori del glutammato. Egli propone pertanto una cura di questa ipereccitabilità con delle piante, che in effetti sono tra quelle che consiglio spesso anch’io come terapia di supporto per gli asmatici. Peccato tuttavia che il Dr. Huang non abbia notato il fattore comune tra asma ed attacchi epilettici che mi è subito venuto in mente quando ho letto i suoi studi, e cioè il fattore relativo alla carenza di CO2 (anidride carbonica) e quindi di ossigenazione. E’ infatti noto (ne ho parlato in precedenti numeri del notiziario )e provato che l’iperventilazione e conseguente ipocapnia (mancanza di CO2) puo provocare degli attacchi epilettici (tra i numerosi studi ved. ad es. Wirrell EC, Camfield PR, Gordon KE, Camfield CS, Dooley JM, Hanna BD, Will a critical level of hyperventilation-induced hypocapnia always induce an absence seizure? Epilepsia. 1996 May;37(5):459-62. Department of Paediatrics, Dalhousie University Medical School, Izaak Walton Killam Hospital for Children, Halifax, Nova Scotia, Canada.) , ed in medicina d’emergenza gli attacchi epilettici sono trattati spesso con la somministrazione di aria arricchita di CO2. Poiché gli stessi fattori (iperventilazione ed ipocapnia) come i lettori del mio Notiziario ben sanno, provocano gli attacchi d’asma, mi viene quindi spontaneo pensare che nell’ipereccitabilità e conseguente malfunzionamento di canali ionici citati dal dr. Ba X Huang come responsabili sia dell’asma che dell’epilessia, entri in gioco appunto la carenza di CO2 causata dall’eccesso di respiro, che probabilmente provoca le stesse conseguenze di ipereccitabilità anche in relazione ad altri quadri patologici, e questa ipereccitabilità potrebbe magari essere almeno parzialmente corretta anche “calmando” il respiro!
-Numero di Scienza e Conoscenza dedicato al respiro, con un mio articolo su Buteyko– Il respiro calmo e rilassato sopra auspicato è più facile da conseguire quando si trascorre un periodo di vacanze, lontani dagli stress di lavoro quotidiani, e con un po’ di tempo da dedicare a letture interessanti. A questo proposito mi fa piacere annunciarvi che il periodico “Scienza e Conoscenza” dedica il suo numero di agosto (nr. 45) in particolare alla tematica del respiro, con numerosi interessanti articoli sull’argomento, tra i quali anche il mio sul respiro Buteyko, articolo che “Scienza e Conoscenza ha “coraggiosamente” intitolato con “L’Anidride carbonica che fa bene!” Buona lettura e buone vacanze a tutti!
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