1)-Buongiorno a tutti. Questo inizio di Primavera coincide purtroppo con gli allarmi per l’influenza suina. Molti pazienti mi telefonano preoccupati, e quindi inizio subito con alcune considerazioni su questo argomento.


Innanzitutto, nel leggere le consuete raccomandazioni che vengono formulate per evitare i contagi ( non andare in luoghi affollati ed eventualmente mettere le mascherine, lavarsi le mani e non portarle alla bocca o al naso ecc.) mi stupisce (o meglio, ormai non mi sorprende più di tanto!) vedere che manca una raccomandazione fondamentale, e cioè quella di cercare di respirare dal naso e non dalla bocca. Le mucose delle vie nasali esercitano infatti un’azione di filtraggio dell’aria che viene introdotta, trattenendo molte sostanze nocive. Serve a poco mettere una mascherina sul viso se poi si trascura questa prima, fondamentale precauzione. E’ vero peraltro che, quando non sono presenti ostacoli strutturali che impediscono il passaggio dell’aria dal naso, la respirazione dalla bocca è una “cattiva abitudine” che non è facile cambiare , ma forse potrebbe trattarsi della “volta buona” e dello stimolo supplementare per sforzarsi di acquisire migliori e più sane abitudini.
Respirare dal naso è quindi essenziale; tuttavia, anche respirando dal naso si tende in genere, come i lettori di questo Notiziario ben sanno, a “respirare troppo”. Nel mio libro “Attacco all’Asma… e non solo” riporto i riferimenti dei numerosissimi studi medici in cui si è riscontrato che gli asmatici e molti altri ammalati, anche se hanno la sensazione di non riuscire a respirare una quantità d’aria sufficiente, respirano in realtà una quantità d’aria doppia o tripla rispetto al normale.
Tuttavia anche molte persone sane tendono a respirare ben più del volume di 5-6 L d’aria al minuto considerato normale e fisiologico. E’ noto che il contagio dell’influenza si verifica tramite le goccioline microscopiche di saliva/vapore acqueo, contenenti il virus, introdotte nell’organismo con l’aria respirata ( e le mascherine hanno appunto il compito di trattenere queste goccioline). E’ ovvio che se, anziché 5 L si introducono ogni minuto 10-15 L d’aria nei polmoni, allora si raddoppia-triplica anche la possibilità/probabilità che nell’aria introdotta siano contenute le fatidiche goccioline con il virus.

Quindi “respirare di meno”, anche da un punto di vista puramente “volumetrico” aiuta a ridurre i rischi di contagio tramite le vie respiratorie. Chi è “nuovo” sull’argomento penserà forse: “si ma in questo modo si riduce anche la benefica quantità di ossigeno introdotto nell’organismo”. E invece, come ben sa chi legge da tempo il Notiziario ed ha approfondito l’argomento, quando si introduce meno aria nei polmoni, la quantità d’ossigeno introdotta viene assimilata molto meglio dall’organismo e quindi alla minore respirazione corrisponde una maggiore ossigenazione dei tessuti. Questa migliore ossigenazione rende l’organismo più resistente alle varie malattie, tra cui anche l’influenza.
Per chi conosce già bene gli esercizi di respirazione Buteyko può anche essere utile, quando si deve restare per un po’ in un luogo affollato, effettuare ad intervalli alcuni degli esercizi consueti.

2)- Poiché tuttavia l’acquisizione di nuove, migliori abitudini respiratorie richiede un po’ di tempo e quindi non è di immediato aiuto, cerco di dare qualche ulteriore consiglio in relazione all’influenza suina. Innanzitutto, in chi respira troppo, oltre alla scarsa ossigenazione dei tessuti si verifica in genere, attraverso vari meccanismi che qui non posso esporre in modo approfondito, una perdita di sostanze essenziali, ed uno squilibro elettrolitico. Sarebbe bene quindi, con il consiglio di un medico esperto in questa tematica, cercare di rimpiazzare al più presto, con alcuni integratori, che vanno però consigliati in base ad una valutazione del caso singolo, le sostanze di cui si è carenti.

Vi sono inoltre anche molte sostanze utili in via generale per prevenire il contagio dell’influenza, o comunque nell’attenuarne i sintomi se la si dovesse contrarre. Alle sostanze già note e consigliate vorrei aggiungerne una: si tratta del resveratrolo, sostanza naturale ben nota, contenuta ad es. nella buccia degli acini di uva rossa e in numerose altre piante, ed usata in molti integratori naturali, in genere per le sue proprietà antiossidanti. Uno studio pubblicato su J Infect Dis. 2005 May 15;191(10):1719-29 ha messo in rilievo che in questo caso, ad agire contro il contagio influenzale non sono le sue proprietà antiossidanti, ma dei meccanismi cellulari, stimolati appunto dal resveratrolo, che ostacolano il processo di riproduzione del virus responsabile dell’influenza di tipo A, ed il virus dell’influenza suina H1N1, è appunto di tipo A .
Il resveratrolo si trova in numerosi integratori naturali e per prevenire contagi influenzali è bene prenderne 200-300 mg al giorno.

3) In questo periodo di “pulizie primaverili” vorrei segnalare uno studio, condotto dall’Istituto di ricerca medica di Barcellona su oltre 3.500 persone e pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, in cui è stato messo in evidenza come l’uso di prodotti di tipo spray, per pulire la casa, mobili e vetri, faccia aumentare notevolmente il rischio di asma. Lo studio ha riscontrato che nelle case in cui si usano questi prodotti (in particolare gli spray per profumare l’aria, e quelli per pulire i vetri ed i mobili) il rischio di contrarre l’asma è superiore in misura del 30-50%, ed ha concluso che l’esposizione a questi spray potrebbe essere responsabile di un 15% circa di tutti i casi di asma.

Che fare allora? Si può certo rinunciare alla bomboletta per profumare l’aria ma per il resto non si può vivere nella sporcizia. L’unico consiglio che mi viene in mente, oltre a quello, ovviamente, di cercare di comprare delle buone marche di detersivi con componenti naturali (aceto, cera d’api e simili) purtroppo spesso care, è quello di evitare sostanze che si spruzzano nell’aria e vengono quindi inalate, e di utilizzare i guanti quando si fanno queste pulizie.

 

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