Premessa “ottimistica” (!)
“L’ultima volta che sono state contate, vi erano 15.000 malattie con un nome, e delle cure per 5000 di queste. Tuttavia il sogno di ogni giovane dottore è ancora quello di di scoprire un nuova malattia, poiché si tratta del modo più rapido e sicuro per diventare importanti nella professione medica. In termini pratici: è molto meglio scoprire una nuova malattia che trovare una cura per una vecchia malattia; la cura scoperta sarà sperimentata e discussa e rimarrà controversa per molti anni, mentre una nuova malattia viene prontamente e rapidamente accettata.” (Michael Crichton)
Queste osservazioni, scritte in un libro del 1968, sono oggi più attuali che mai, e se già è così difficile far riconoscere una cura per una singola, “vecchia” malattia, figuriamoci quante possibilità di riconoscimento generale possano avere delle cure, non basate su farmaci ma su comportamenti e stili di vita (il modo di mangiare, di fare attività e di respirare ecc.) dirette alla prevenzione ed al miglioramento (e in certi casi anche alla guarigione) di non solo una ma di una lunga serie di malattie!
-Problemi comportamentali nei bambini-
Il numero di bambini alle prese con problemi di mancanza d’attenzione ed iperattività, con vari problemi di carattere comportamentale e anche il numero di bambini autistici è purtroppo aumentato, negli ultimi anni, in modo vertiginoso. Sono indubbiamente numerose le cause che influiscono su tale fenomeno. In particolare per i bambini iperattivi credo che in numerosi casi (e in questi casi si è appunto alle prese con una delle “nuove malattie” di cui sopra) la causa sia costituita principalmente dalla lunga immobilità per ore sui banchi di scuola, spesso con inizio in età molto precoce, un’età in cui un tempo i bambini sfogavano le loro grandi energie correndo e saltando; la mancanza di movimento è tra l’altro un fattore principale, come spiego a lungo nel mio libro “Attacco all’Asma… e non solo” che porta ad acquisire cattive abitudini respiratorie. In altri casi più gravi di deficit d’attenzione ed iperattività è tuttavia possibile che vi sia qualche fenomeno patologico in atto.
Una domanda che mi viene posta con una certa frequenza è se il metodo Buteyko possa essere utile anche per i bambini alle prese con questi problemi. Indubbiamente, l’ ottimizzazione della respirazione, portando ad un riassestamente di tutto il sistema ormonale, della produzione di endorfine, d’energia e a molto altro, sarebbe molto utile in questi casi. Il problema pratico è tuttavia che è molto difficile indurre questi bambini ad impegnarsi in un programma di esercizi respiratori. In questi casi può quindi essere preferibile prendere prima di mira altri fattori, tra cui appunto il movimento (facendo attenzione a che non si respiri con la bocca aperta durante il movimento) e, soprattutto, il mangiare. Anche se in genere dico sempre che il primo fattore da migliorare è il modo di respirare, che è ancora più importante del modo di mangiare, in questi casi invece (quando non si riesce ad ottenere che il bambino si concentri ed impegni negli esercizi di respirazione) occorre prendere di mira prima il mangiare.
E’ ormai ben noto il miglioramento che, nei bambini autistici, può essere ottenuto eliminando determinate sostanze dalla dieta; (per i bambini autistici si consiglia in genere di eliminare alimenti con glutine e caseina); ma anche nei casi di bambini alle prese con problemi comportamentali più lievi il fattore cibo è molto importante, e le sostanze da eliminare possono variare caso per caso. Ci si sta sempre più rendendo conto di quanto importante sia il nesso tra “intestino e cervello”. Uno degli approcci che mi sta dando i migliori risultati è il sistema dietetico americano chiamato GAP (abbreviazione di “gut and psychology”, e cioè intestino e psicologia). Una volta ottenuto il miglioramento auspicato è però essenziale prendere di mira il modo di respirare, insegnando ai bambini il metodo Buteyko.
-Sostanze dannose
In vari numeri di questo Notiziario avevo segnalato i pericoli che possono derivare dal fluoro (contenuto in quasi tutti i dentifrici ed in certi paesi –per fortuna non da noi- aggiunto anche all’acqua di rubinetto). I pericoli sono ormai confermati da molte fonti : un recente articolo sul celebre giornale medico The Lancet descrive il fluoro come “una sostanza neurotossica” che può danneggiare il cervello in fase di sviluppo dei bambini. Il National Research Council (NRC) ha identificato il fluoro come una sostanza che getta scompiglio nel sistema endocrino e che può compromettere il buon funzionamento della tiroide . E l’ultimo rapporo del Comitato scientifico dell’Unione Europea sulla salute ed i rischi ambientali mette in guardia quanto al fatto che i bambini allattati artificialmente corrono dei rischi se il loro latte in polvere viene sciolto in acqua contenente fluoro .
Sembra quindi consigliabile cercare un buon dentifricio senza fluoro: è vero che le quantità di fluoro contenute nei dentifrici sono minime, ma questi dentifrici sono usati tre volte al giorno, per tutta la vita, e quindi la quantità si accumula. Nessuno può essere più convinto di me dei benefici di una buona respirazione, ma anche sforzandosi di fare esercizi di respirazione per ore non è possibile eliminare completamente i danni che vengono da un quotidiano pur minimo avvelenamento con fluoro, mercurio ed altro. Almeno per le sostanze usate tutti i giorni è bene fare una ricognizione diretta ad eliminare quelle contenenti sostanze dannose.
-Sostanze benefiche
In vari numeri di questo Notiziario e nel mio libro ho osservato come l’eccesso di respirazione provochi uno scompiglio nell’equilibrio metabolico ed elettrolitico dell’organismo, e come porti alla perdita di importanti elementi, tra i quali per gli asmatici è di particolare importanza il magnesio, che è quindi in genere in questi casi consigliabile assumere con integratori.
Questa raccomandazione è stata ora confermata da un recente studio in doppio cieco della durata di 28 settimane, condotto presso la Bastyr University di Washington nel febbraio scorso, (pubblicato su J. Asthma 2010; 47(1): 83-92). Lo studio ha constatato che negli asmatici non troppo gravi, un’assunzione di integratori a base di magnesio ha provocato un notevole miglioramento (miglioramento che nel gruppo placebo non si è invece verificato).
E del resto nel passato (ved. ad es un articolo pubblicato nel 1987 sul periodico della Associazione Medica Americana, -JAMA 1987;257: 1076-1078-) nei reparti d’emergenza degli ospedali i medici avevano fatto per lungo tempo ricorso ad iniezioni endovenose di magnesio quale misura salva-vita, per aprire le vie respiratorie, in casi di attacchi acuti di asma.
-Testimonianze
Ho in passato diramato in questo notiziario numerose testimonianze che mi erano state scritte, da ogni parte dell’Italia, da miei pazienti che avevano ottenuto forti miglioramenti dopo aver fatto con me dei corsi per ottimizzare la respirazione con il metodo Buteyko. Ho poi smesso di pubblicarle, sia per non diventare noiosa, sia perché, essendo indirizzate a me, mi sembrava di “darmi delle arie”. Pubblico tuttavia ora questa bellissima, entusiastica testimonianza, inviata non a me ma a Gianni Girotto e Giusy Lo Nigro (i loro dati si trovano nell’elenco degli istruttori accreditati dalla nostra Associazione).Ecco il testo (un po’ abbreviato)
“Mi chiamo C…, sono un uomo di 42 anni che da sempre soffre di asma e da circa 15 anni di attacchi di panico…. Ciò che in questo momento vorrei scrivere richiederebbe intere pagine, tante sono le emozioni dentro me, ma così facendo però, mi rendo conto, potrei offuscare e …sbiadire l’essenza del messaggio che voglio dare… Cercherò quindi di essere sintetico ma incisivo ..Or dunque … soffro di attacchi violenti di panico da circa 15 anni, periodo che coincide con la frequentazione costante di Medici Specialisti e con l’assunzione di psicofarmaci . Ad oggi la mia condizione legata al panico non può considerarsi positivamente; per fare qualche esempio della condotta della mia vita basta dire che evito la macchina, i luoghi affollati e tutta una serie di evitamenti che, chi soffre del mio male, conosce molto bene. Anche l’asma negli ultimi anni è più incisiva ed invasiva. Qualche tempo fa acquistai, per caso, anzi il caso non esiste, un libro dal titolo “Attacco all’asma… e non solo” scritto dalla Dott.ssa Fiamma Ferraro. E’ stato l’acquisto più importante della mia vita. Al suo interno, il libro, parlava del METODO BUTEYKO. Lette le prime pagine mi son detto: “Ecco qual è il mio problema!!”.
Ne parlai con mia moglie, la quale, immediatamente e amorevolmente, si mise in contatto telegrafico con l’Autrice e mediante quest’ultima con due meravigliosi “Angeli”, Giusy e Gianni, Istruttori altamente qualificati del METODO BUTEYKO, due persone splendide, divenuti amici carissimi miei e di mia moglie. Non potremmo più fare a meno di loro perché li amiamo… Insieme ad altri amici del posto, abbiamo, intensamente per due giorni (a me sono sembrati cinque minuti), svolto il corso di apprendimento del METODO BUTEYKO.
Ebbene, sono passati due giorni dal corso, io VADO IN MACCHINA SERENAMENTE, ESCO, CAMMINO, PARLO, senza attacchi di panico né d’asma. E’ incredibile, il benessere è stato immediato e consiglio il corso Buteyko, con tutto il cuore, perché ho accertato i benefici in prima persona, a tutti coloro che soffrono di asma e/o …di panico.
Le patologie che possono essere debellate col Buteyko sono tante, ma per questo vi invito ad acquistare il libro di Fiamma Ferraro.
Giusy, Gianni, non potrò mai ripagarvi per quello che avete fatto…Vi voglio bene.. Ho un bimbo di sei anni, A…., che amo più della mia vita, al quale trasmetterò ciò che ho appreso.”
E su queste note commoventi concludo questo numero del Notiziario.
* I notiziari hanno scopo informativo e non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, ed approfonditi accertamenti. Questo avviso vale per tutti i numeri dei nostri notiziari.