Buongiorno e ben tornati dalle vacanze. Sperando di rendere meno gravosa la ripresa del lavoro quotidiano vi faccio trovare subito il solito Notiziario.

-Il numero 29 (luglio-agosto-settembre) dell’interessantissimo periodico “Scienza e Conoscenza” pubblica un mio articolo sulla respirazione ed il metodo Buteyko. (“Respirare meglio non significa respirare di più. Il metodo Buteyko”) Scusate se mi faccio un po’ di pubblicità ma vi consiglierei di procurarvi l’attuale numero di “Scienza e Conoscenza; oltre al mio contiene anche altri articoli molto interessanti.” (ved. http://www.scienzaeconoscenza.it/rivista.php?idRivista=67 )

-L’ufficio stampa della casa editrice Apogeo mi ha gentilmente mandato il libro, che hanno da poco pubblicato, “Equilibrare la Postura” scritto dall’ americana Mary Bond, tra l’altro esperta in Rolfing. Poiché si tratta della traduzione italiana dell’originale pubblicato negli Stati Uniti, dove la tecnica Buteyko è più conosciuta, Mary Bond dedica giustamente una parte del testo ai nessi –molto importanti- tra postura e modo di respirare, e consiglia il metodo Buteyko, scrivendo, tra l’altro, nel paragrafo “Niente respiri profondi “ che : “nei momenti di stress, il suggerimento di fare un respiro profondo può solo peggiorare il problema. Inspirando in profondità, infatti, espiriamo altrettanto profondamente, lasciando andare troppa anidride carbonica….;quando il livello di anidride carbonica è basso, l’organismo reagisce come se stesse soffocando…La sensazione di “fame d’aria” porta a rspirare ancora di più e quindi a riprodurre il problema….L’iperventilazione, l’’immissione di grandi quantità di caria nei polmoni è l’equivalente respiratorio di una grande abboffata di cibo. Quando prendiamo troppo di qualcosa, per quanto buono possa essere, se è più di quel che il nostro organismo può gestire, soffriamo qualche conseguenza “
In effetti è molto difficile, se non impossibile, respirare bene se la postura non è buona. Quando viene da me un bambino tutto curvo in genere so subito che probabilmente il bambino sta iperventilando e, insieme agli esercizi di respirazione Buteyko è necessario cercare di migliorare anche la postura, ricorrendo in certi casi anche all’aiuto di un esperto in materia.

-Nel numero del giugno 2006 scrivevo: “Già un anno fa questo Notiziario aveva messo in guardia in merito alle medicine contro l’asma contenenti salmeterolo (Serevent ed Advair, della GlaxoSmithKline). Ora le nostre grida d’allarme ricevono purtroppo una conferma decisiva. Dei ricercatori delle Università americane di Cornell e Stanford, in un articolo apparso sul periodico della Cornell University il 9 giugno scorso, hanno pubblicato i risultati derivanti da un esame delle cifre relative a 10 sperimentazioni cliniche che hanno coinvolto 33.826 pazienti asmatici, arrivando alla conclusione che tra gli asmatici ai quali era stata somministrata questa sostanza, (oppure il formoterolo, contenuto nel Foradil, della Novartis), i decessi collegati all’asma sono stati superiori di oltre il triplo (3,5) e le ospedalizzazioni di oltre il doppio (2,5) rispetto agli asmatici che prendevano un placebo. La Dr.ssa Shelley Salpeter, professoressa alla facoltà di medicina dell’Università di Stanford, ha scritto “valutiamo che tra i 5.000 decessi causati dall’asma che ogni anno avvengono negli Stati Uniti, 4.000 siano causati da questi beta-agonisti di lunga durata, e sollecitiamo vivamente il loro ritiro dal mercato”.
Sembra ora che, a seguito di queste grida d’allarme e di nuovi casi di decessi, l’Ente americano di controllo sui medicinali (FDA), si stia finalmente muovendo per ordinare il ritiro dal mercato di alcuni broncodilatatori a lunga durata, ancora largamente usati dagli asmatici. Peccato che a questo tipo di notizie vanga data poca pubblicità, così come, per un altro verso, viene data poca pubblicità a studi che dimostrano l’efficacia contro l’asma di metodi naturali come l’addestramento respiratorio con il metodo Buteyko, o anche ad altri rimedi naturali che, seppure difficilmente possano agire da soli, (se cioè il modello respiratorio errato non viene corretto), possono tuttavia dare un aiuto e sostegno importante contro l’asma. “
In questo articolo di 3 anni fa ero stata a quanto pare un po’ troppo ottimista, pensando che la FDA si stesse muovendo per ordinare il ritiro dal mercato di alcuni broncodilatatori di lunga durata ancora largamente usati.
La FDA, sebbene abbia dovuto ordinare di interrompere prima del previsto uno degli studi del 2006, perché ad una valutazione preliminare era già apparso evidente che il numero di decessi nel gruppo che prendeva il salmeterolo (24 su 13.179 partecipanti) era risultato pari al triplo rispetto ai decessi nel gruppo placebo (11 su 13.176) si è limitata a raccomandare l’aggiunta nel foglietto illustrativo di un avviso sulla necessità di maggiori cautele e precauzioni nella somministrazione di questi farmaci.
Qualcuno potrebbe forse dire che, pur trattandosi del triplo, un numero assoluto di 24 decessi su 13.176 è comunque poco, e quindi si potrebbe correre il rischio del salmeterolo. Sarei più che d’accordo se non esistessero per l’asma altri rimedi efficaci e meno rischiosi. In fondo quando si fanno delle scelte mediche bisogna sempre fare un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Per l’asma però questo rimedio efficae esiste: regolarizzare la respirazione con il metodo Buteyko, se praticato bene, non presenta il minimo rischio ed è di efficacia clinicamente provata. Bisognerebbe quindi perlomeno fare un serio tentativo con Buteyko prima di passare a questi broncodilatatori di lunga durata.

-Per restare sulla tematica dei medicinali pericolosi: passo alle medicine spesso usate per ansia ed attacchi di panico (un altro problema per il quale la respirazione Buteyko è di grande utilità). Uno studio della durata di 4 anni, fatto in Francia e pubblicato sul periodico BMC Geriatrics (Keith D Hill, Dina LoGiudice, Nicola T Lautenschlager, Catherine M Said, Karen J Dodd, Plaiwan Suttanon BMC Geriatrics 2009, 9:29 ) ha messo in evidenza come, in un gruppo di 6.343 partecipanti anziani, tra coloro che negli ultimi anni avevano preso ansiolitici a base di benzodiazepine (tra i più comuni) il rischio di vertigini e cadute (particolarmente pericolose per gli anziani,) era pari a circa il doppio rispetto al gruppo che non aveva preso queste medicine. Un analogo effetto era stato prodotto da medicine dirette ad ottenere il rilassamento di tensioni muscolari e spasmi.
In realtà, uno degli effetti più comuni dell’eccesso di respirazione (iperventilazione) è il verificarsi di spasmi muscolari. Vale quindi anche in questo caso quanto detto sopra: prima di passare a medicamenti che comportano possibili effetti dannosi, in molti casi è bene pensare a mettere a posto il modo di respirare (il che è comunque utile anche insieme ai medicamenti, quando è necessario assumerli).

* I notiziari hanno scopo informativo e non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, ed approfonditi accertamenti. Questo avviso vale per tutti i numeri dei nostri notiziari.