Asma e Respirazione L’Asma è l’esempio tipico di una malattia che la medicina ufficiale considera cronica, e per la quale può offrire solo medicine che controllino i sintomi ma non che assicurino una guarigione.

A quanto sostengono invece fin dal 1960 dei medici-scienziati dell’ex-Unione Sovietica, l’asma è una reazione difensiva dell’organismo, resa necessaria da un modo di respirare sbagliato.

Se si elimina la causa profonda che rende necessario questo meccanismo di compensazione esso, non avendo più ragione di sussistere, svanirà.

A seguito del riaddestramento del modo di respirare, in base agli studi condotti fin dagli anni ’60 dal medico Prof. Konstantin  P. Buteyo, per gli enti di ricerca aerospaziale dell’ex Unione Sovietica, diretti ad ottimizzare il respiro degli astronauti è divenuto possibile, tramite il riaddestramento con il metodo Buteyko, ottenere notevoli benefici iin particolare per l’asma.

Dei trials in doppio cieco condotti dall’Università di Brisbane, Australia fin dal 1994, hanno dimostrato che gli asmatici che hanno cambiato, con il metodo Buteyko, il loro modo di respirare, hanno potuto ridurre del 90%, in sole 3 settimane, l’uso dei broncodilatatori e del 50% quello del cortisone. Questi risultati sono stati confermati da un altro recente trial in doppio cieco su larga scala, presso l’Ospedale di Glascow, Gran Bretagna.

Ormai numerosi medici in Gran Bretagna e USA applicano il metodo risultante da queste scoperte, che in Australia è dal 1998 ufficialmente raccomandato dalla Federazione Nazionale contro l’Asma, e da alcuni anni anche dgli organismi medici di medicina toracica in Gran Bretagna e Germania.

Uno dei modi più efficaci per cambiare il modo di respirare  è appunto  il metodo Buteyko  al quale si riferiscono i trials sopracitati. Per approfondire, Buteyko

Trattamento con l’ipertermia Indiba

L’ipertermia Indiba è da alcuni anni applicata anche in Italia, soprattutto nella medicina sportiva (grazie alla sua efficacia contro ogni tipo di traumi, dolori ed infiammazioni) e nell’estetica (contro la cellulite e per il rassodamento del corpo e del viso) mentre in Spagna, dove la terapia è stata scoperta, è utilizzata con successo anche per l’asma.

A quanto aveva osservato già  Ippocrate, “ciò che non guarisce con le medicine  guarisce con la chirurgia; ciò che non guarisce con la chirurgia guarisce con la febbre, e ciò che non guarisce nemmeno con la febbre è probabilmente inguaribile “.

Il potere risanatore della febbre  è ben noto, e l’ipertermia , con la quale si cerca di indurre una febbre artificiale, è usata in molte cliniche anche contro il cancro, poiché è noto che le cellule tumorali sono uccise dall’alta temperatura prima di quelle sane, anche se esiste uno scarto molto lieve tra la temperatura necessaria per uccidere le cellule tumorali e quella che danneggia anche le cellule sane.

In genere, nei trattamenti d’ipertermia, il calore viene apportato, con varie fonti, dall’esterno del corpo verso l’interno, e ciò provoca vari inconvenienti, mentre nella ipertermia Indiba, scoperta molti anni fa dall’ingegnere catalano José Calbet, attraverso un particolare procedimento elettronico, l’aumento di temperatura viene prodotto dall’interno del corpo verso l’esterno, come avviene nella febbre naturale, con il vantaggio, rispetto a quest’ultima, di poter regolare esattamente la temperatura e di poter agire selettivamente solo su certe zone del corpo.

L’ipertermia è da alcuni anni applicata anche in Italia, soprattutto nella medicina sportiva (grazie alla sua efficacia contro ogni tipo di traumi, dolori ed infiammazioni) e nell’estetica (contro la cellulite e per il rassodamento del corpo e del viso) mentre in Spagna, dove la terapia è stata scoperta, è utilizzata per :

  • artrosi, artrite ed arteriosclerosi;
  • cicatrizzazione di ferite recenti, acne e psoriasi
  • traumi, distorsioni, dolori lombari e reumatici, sciatalgie, edema, ernia iatale, emorroidi, infiammazioni ed ematomi;
  • problemi di polmoni, prostata, fegato ed insufficienza renale;
  • malattie degli occhi;
  • terapia di supporto in caso di tumori

E’ inoltre utilizzata anche per l’asma, a quanto pare con buoni risultati, in particolare in base al protocollo elaborato presso l’Ospedale Fabra y Puig di Barcellona (v. in proposito lo studio:Martínez RA, Bordás JR. Tratamiento del asma mediante transferencia eléctrica capacitiva. Rehabilitación física XXI 1992, 3: 18-19)

Ho appena iniziato ad applicare anch’io questo sistema e dato il poco tempo trascorso non posso ancora riferire quanto a risultati constatati personalmente.

Il trattamento è comunque di sicura innocuità ed è controindicato solo in casi di portatori di pacemaker e protesi di metallo, ed in gravidanza.

Per saperne di più: www.indiba.es

Trattamento con anestetici locali del Prof. Hurtado

Questo medico, che lavora presso l’ospedale Gabriel Pelaez Montoya, a Jardìn, ed insegna all’Università di Antioquia (Colombia), ha elaborato, nel corso degli ultimi 10 anni, un trattamento contro l’asma che prevede l’utilizzazione di due anestetici locali (procaina e lidocaina) da sempre usati tra l’altro anche nella neuralterapia, e che vengono introdotti nella mucosa nasale, parte terminale del sistema respiratorio.

Non sono ancora del tutto chiari i meccanismi attraverso i quali si verifica l’effetto benefico contro l’asma degli anestetici locali introdotti nel naso in base alla procedura elaborata dal Prof. Hurtado.

Probabilmente interviene l’effetto antiinfiammatorio, broncodilatatore ed anticongenstionante di queste sostanze.

Si riesce comunque ad ottenere, come ha constatato il Dr.Hurtado in alcuni studi da lui condotti presso due ospedali colombiani, l’eliminazione completa delle medicine assunte nel 73% dei pazienti asmatici trattati con questo metodo, che è risultato efficace, con un dosaggio inferiore, anche contro bronchite cronica, sinusiti e faringiti.

Il Prof.Hurtado intende con questo trattamente, in cui gli anestetici sono applicati al naso quale parte componente/terminale del sistema respiratorio, utilizzare gli anestetici locali per le loro proprietà antiinifammatorie e stabilizzatrici delle membrane cellulari, il che permetterebbe loro di funzionare non solo in modo sintomatico ma anche curativo.

L’effetto anti infiammatorio degli anestetici locali si produce al livello dell’epitelio delle vie aeree.

Stabilizzando le membrane cellulari delle cellule epiteliali tramite la catena lipofila aromatica si impedisce la liberazione di citochine e neuropeptidi.

Non ci sono ancora studi e sperimentazioni conclusive su questo trattamento, che peraltro appare comunque non dannoso e non complicato da effettuare.

Vari altri trattamenti e considerazioni

I vari studi, ricerche, e constatazioni di molti medici e pazienti, inducono ad attribuire un effetto coadiuvante contro l’asma a numerose sostanze. Si accenna qui solo a quelle a sostegno delle quali vi è il maggior numero di studi-pubblicazioni.

Oltre a rimettere a posto  (con il metodo Buteyko o Frolov) il meccanismo automatico della respirazione, il cui buon funzionamento è la premessa indispensabile per curare l’asma , varie altre sostanze possono essere impiegate per accelerare il progresso.

Ne elenco qui alcune, che hanno dimostrato una particolare efficacia.

  • Amino Acidi e loro derivati
  • La cisteina e l’acido pangamico attenuano i sintomi dell’asma.
  • Gli asmatici hanno in genere un difetto nel metabolismo del triptofano (forse a causa di una carenza di vit. B6)
  • Carotenoidi
  • Il Licopene (30 mg al giorno) aiuta a prevenire gli attacchi d’asma scatenati dall’attività sportiva.
  • Ormoni
  • Gli asmatici hanno in genere un livello basso di DHEA (Dehydroepiandrosterone). Il DHEA ostacola il meccanismo della broncocostrizione.
  • Lipidi
  • IL Beta-Sitosterolo è in genere benefico (stimolando la proliferazione di cellule TH1 e deattivando le TH2).Alcuni asmatici traggono beneficio dall’Acido Eicosapentenoico (EPA)
  • La Forskolina (un Diterpene presente nella pianta Coleus Forskolii) è efficace contro l’asma, grazie alla sua capacità di stimolare la produzione di CAMP intracellulare, e grazie alle sue proprietà broncodilatanti.
  • L’Acido Gamma-Linolenico (GLA) è anch’esso benefico. La Glicirrizina (25 – 100 mg  al giorno) produce un effetto simile a quello del Cortisolo e dha quindi proprietà antiinfiammatorie. Non deve però essere usata per più di alcune settimane consecutive ed è controindicata in chi soffre di pressione elevata.
  • Minerali
  • Calcio, selenio, zinco hanno dimostrato una certa utilità. In particolare il magnesio attenua la broncocostrizione e delle soluzioni intravenose di magnesio sono state utilizzate in caso di attacchi acuti.
  • Vitamine

Si sono rivelate utili le vitamine B3, B6 (che forse agisce correggendo un difetto nel metabolismo del triptofano, comune a molti asmatici), B12 (per iniezione; sembra migliori le condizioni del 90% degli asmatici), C (riduce livelli eccessivi di istamina ed è quindi utile per l’asma allergica). Infine sembra  efficace il PABA (Acido paraaminobenzoico)

Altre sostanze da considerare

  • Coenzima Q10  e metilsulfonilmetano (MSM) nei casi di asma allergica.
  • Cibi e piante utili
  • Aloe vera
  • Coleus Forskolii(grazie alle proprietà broncodilatanti della forskolina)
  • Dong Quai
  • Euphorbia (grazie al suo contenuto in acido shikimico)
  • Ginkgo biloba
  • Basilico (asma allergica) e Lobelia (inibisce la degranulazione dei mastociti ed abbassa il livello di eosinofili nel sangue)
  • Triphala (agisce contro la tosse e l’istamina)
  • La Boswellia serrata  ha infine un forte effetto antiinfiammatorio.
  • Olii commestibiili
  • L’olio di enotera (4,000 – 6,000 mg al giorno)è utile grazie al suo alto contenuto di GLA, che ha un effetto antiinfiammatorio. Anche gli olii di pesce, di fegato di merluzzo e pescecane hanno un effetto utile, sia per le proprietà antiinfiammatorie sia per il contenuto in vit. D3. Attenzione però ad utilizzare solo prodotti in cui sia stata controllata la mancanza di un contenuto eccessivo di mercurio.

Sostanze e additivi alimentari che possono aggravare l’asma e scatenare degli attacchi

Il Glutammato monosodico (MSG) presente, per migliorare il gusto, in moltissimi preparati confezionati, (dadi per brodo ecc.) l’ aspartame (dolcificante artificiale), la tartrazina e numerosi coloranti conservanti sono particolarmente dannosi per gli asmatici.

Anche una eccessiva presenza di ferro e piombo nell’organismo aggrava il rischio di asma

Microorganismi

E’ stata constatata la presenza di Chlamydia pneumoniae in una elevata percentuale di asmatici. Un certo ruolo può essere svolto anche da una eccessiva infestazione di candida albicans ed altri funghi (Cladosporium).

Digestione

In una elevata percentuale di asmatici è stata constatata una eccessiva permeabilità intestinale, il che può tra l’altro dar luogo ad allergie ed intolleranze alimentari.