Il Notiziario Buteyko compie 10 anni! Come forse ricorderà chi ci ha seguiti fin dall’inizio, nell’autunno di 10 anni fa era stato scritto il primo numero di questo Notiziario; questo è il link a questo primo numero: http://buteykoitalia.homestead.com/Untitled1.html
Il Notiziario era all’epoca trimestrale e veniva inviato a molti ancora per posta “normale”! L’iniziativa del Notiziario era stata presa da mia madre, Rosa Maria Chicco che, come ho scritto nel mio libro ”Attacco all’Asma … e non solo”, aveva introdotto la conoscenza del Metodo Buteyko in Italia fin dal 1999 scrivendo il libro “Vivere di più respirando di meno” (ved. questo link a libri scritti da diplomatici: http://baldi.diplomacy.edu/diplo/books/chicco.htm ), fondando l’Associazione Buteyko Italia e formando i primi istruttori. Come spiego nella premessa al mio libro, mia mamma non è un medico (l’interesse per il respiro le è venuto dal talento per il canto, talento ereditato da mia nonna, greca e compagna di Conservatorio, ad Atene, di Maria Callas prima della guerra); si è invece laureata in legge ed è stata una delle prime donne riuscite a superare il concorso per entrare in carriera diplomatica. In questa qualità ha girato il mondo negli ultimi 44 anni e, grazie alla sua conoscenza di 5 lingue ed alle esperienze e conoscenze che questo mestiere consentiva di stabilire, (in un periodo in cui non esisteva internet e l’accesso a molte informazioni non era facile e i diplomatici erano sotto questo aspetto dei priviliegiati) aveva sentito parlare del metodo Buteyko da un collega diplomatico dell’Ambasciata dell’Unione Sovietica a Dublino del 1986 e ne aveva constatato direttamente l’effetto straordinario. Oltre 10 anni dopo aveva finalmente potuto, nel suo tempo libero, approfondire l’argomento, imparando a fondo il metodo con il primo gruppo che aveva portato Buteyko in paesi di lingua inglese (un gruppo di emigrati russi stabilitosi in Australia; ved. www.buteyko.com)).
Nel frattempo mi ero laureata in medicina, avevo iniziato a lavorare come medico e, convinta, dai risultati che avevo visto, della bontà di questo metodo, quando mia mamma, sempre più presa dal suo lavoro diplomatico, non ha più avuto abbastanza tempo libero per occuparsi di Buteyko, ho iniziato a portare avanti la diffusione del metodo.
Attualmente mia mamma è Ambasciatore d’Italia in Estonia (ved. http://www.ambtallinn.esteri.it/ambasciata_tallinn ), paese a 200 km. dal confine con la Russia, in cui si trova una minoranza russa pari al 30%, ed in cui il metodo Buteyko è quindi ben conosciuto e diffuso; ha potuto inoltre entrare in contatto con alcune ulteriori metodologie mediche russe di estremo interesse ed anch’io, andando spesso a trovarla in Estonia , ho potuto recarmi varie volte a San Pietroburgo dove ho potuto stabilire, con medici russi, dei contatti di estremo interesse.
Mia mamma andrà in pensione a fine novembre, poiché compirà 67 anni anche se, grazie forse a Buteyko, viene spesso presa per mia sorella (potete vederla ad es. in questa recente fotografia presa durante un evento dell’anno scorso: http://www.casaitaliaatletica.it/showquestion.php?faq=66&fldAuto=1332 ) .Tornerà quindi in Italia ed è molto contenta di avere finalmente un po’ di tempo da dedicare alla diffusione di notizie nel campo medico. Anch’io sto approfondendo una tematica interessantissima che ho iniziato ad esplorare a San Pietroburgo e tornerò sull’argomento. Aspettatevi quindi delle sorprese!
Effetto benefico del contatto con gli animali
Nel Notiziario del marzo scorso scrivevo, a proposto della pet-therapy. “una delle terapie usate per vari disordini anche nei bambini è quella costituita dal contatto con gli amici-animali. E’ noto l’effetto benefico per l’educazione dei bambini offerto dall’interagire in particolare con i cani; una delle conseguenze negative costituite dall’ipersensibilità allergica propria di numerosi bambini, in particolare asmatici ma non solo, è costituita appunto dal fatto che sono allergici ai peli di cani e gatti e quindi devono limitare il contatto con loro. Ed anche chi non è allergico deve comunque fare attenzione agli antiparassitari e ad altre sostanze spesso presenti sul pelo di questi animali. Un recente studio di una società americana che studia appunto questa terapia osserva che l’impiego degli animali è utile per il miglioramento della salute e della qualità della vita, ma che gli animali impiegati devono superare un test che ne valuti lo stato sanitario.”
Ulteriori buone notizie per chi ama tenere in casa gli animali ma è magari preoccupato per la salute vengono ora da ricercatori della University of California a San Francisco, i quali hanno scoperto che la polvere delle case in cui abita un “quattro zampe”, sembra avere un effetto protettivo contro un virus associato con lo sviluppo di asma nei bambini. Gli esperti hanno presentato le loro conclusioni al meeting 2012 della American Society for Microbiology, in cui Kei Fujimura, uno dei ricercatori, ha riferito che possedere un animale, in particolare un cane, era gia’ stato precedentemente associato a una funzione protettiva contro lo sviluppo dell’asma infantile, e recentemente il suo team ha dimostrato che le comunita’ batteriche presenti nella polvere di case di famiglie che possiedono un gatto o cane hanno una composizione diversa rispetto a quella di abitazioni senza animali domestici.
“In questo studio – ha osservato Fujimura – “abbiamo scoperto che, alimentando alcuni topi con la polvere di case dove sono presenti cani, essi vengono protetti contro un agente infettivo delle vie aeree, il virus respiratorio sinciziale (Rsv) tipico dell’infanzia”.
I risultati dello studio hanno portato ad ipotizzare che i microbi all’interno di questo genere di polvere sono in grado di colonizzare il tratto gastrointestinale, modulando le risposte immunitarie e proteggendo contro l’Rsv. Vanno tuttavia comunque osservate le cautele in genere raccomandate per chi soffre di allergie specifiche nei confronti del pelo di cani e/o gatti.
Qualità dell’aria negli aerei.
Ancora a proposito della qualità dell’aria che si respira: mentre, contrariamente a quanto molti ritengono, l’aria delle case in cui vivono cani o gatti può a quanto pare avere delle qualità benefiche per la salute, c’è invece da fare attenzione alla qualità dell’aria che si respira negli aerei, aria in cui si accumulano spesso quantità notevoli di virus e batteri. Alla ricerca di rimedi per far fronte a questo problema con il quale si trovano alle prese alcuni miei pazienti che devono spesso affrontare voli di lunga durata , mi è sembrato interessante un recente studio in doppio cieco, in cui sono stati seguiti, per un periodo di 5 settimane, 175 adulti, viaggiatori frequenti su voli in classe economica dall’Australia all’America/Europa/Africa. In questo studio si è constatato che nei viaggiatori ai quali era stato soministrato un estratto della radice della pianta Echinacea, a partire da 14 giorni prima a 14 giorni dopo i voli, la frequenza di infezioni alle vie respiratorie era stata inferiore del 50% rispetto al gruppo placebo; i ricercatori hanno quindi concluso che “delle compresse standardizzate di Echinacea, se prese prima, durante e dopo il viaggio, possono avere effetti di prevenzione contro lo sviluppo di disturbi respiratori causati da voli di lungo corso” (da Tiralongo E, et al. Evid Based Complement Alternat Med. 2012;2012:417267
Nuova sperimentazione clinica in doppio cieco su Buteyko
Una nuova sperimentazione clinica in doppio cieco è stata condotta, in India, presso la Manipal University, (Mangalore College of Allied Health Sciences, Manipal University, Manipal Hospital, Bangalore, -2Department of Pulmonary Medicine, Kasturba Medical College, India- Venkatesan Prem1, Ramesh Chandra Sahoo2 and Prabha Adhikari2-CLINICAL REHABILITATION) con il titolo “Comparazione degli effetti delle tecniche di respiro Buteyko e Pranayama sulla qualità di vita di pazienti asmatici-uno studio randomizzato in doppio cieco”
In questo studio, un gruppo di asmatici è stato istruito ed ha effettuato per un certo periodo gli esercizi della tecnica Buteyko, mentre l’altro gruppo ha praticato per lo stesso periodo degli esercizi basati sulle antiche tecniche respiratorie del pranayama, proprie delle yoga. Né i pazienti né i medici valutatori sapevano quale dei due gruppi praticava gli esercizi propri della tecnica Buteyko e quale quelli del pranayama. Al termine dello studio si è constatao che il miglioramento nei pazienti che avevano praticato il metodo Buteyko era notevolmente superiore a quello conseguito dai pazienti addestrati con tecniche di pranayama, che peraltro avevano anche loro ottenuto dei miglioramenti.
A questo proposito vi è in effetti da osservare che le migliori, autentiche ed antiche tecniche di pranayama, sono anch’esse basate, su principi non dissimili da quelli propri della tecnica Buteyko e lo stesso Buteyko, in una conferenza presso l’Università di Mosca nel 1969, aveva osservato che il suo metodo consentiva di ottenere, in modo concentrato, molto più facile da imparare ed in tempi molto più brevi, risultati analoghi, quanto al respiro, a quelli ottenibili, dopo anni di addestramento , con le tecniche respiratorie proprie dei metodi yoga più antichi ed autentici, che peraltro richiedono molto più tempo e sono più difficili da imparare. Tornerò sull’argomento, indubbiamente interessante, in uno dei prossimi Notiziari. Pertanto, se nello studio indeffettuato in India fossero stati confrontati i miglioramenti ottenuti dal gruppo che aveva praticato gli esercizi Buteyki con quelli ottenuti da pazienti addestrati con altre tecniche, diverse da quelle del pranayama, la differenza nell’entità dei miglioramenti conseguiti dal gruppo Buteyko sarebbe probabilmente stata ancora superiore.
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