Metalli Tossici: l’impossibilità di capire come e quando colpiscono. Le “impossibilità” in linea generale non sono ben accette, specialmente se si tratta di volere giungere a risposte e conclusioni a quesiti importanti come il seguente: se un cosiddetto “sintomo vago” può essere causato da molteplici fattori, come l’intossicazione da metalli tossici, un’iperventilazione cronica, una disfunzione del microbioma intestinale ed ora – come vedo – anche da malattie psicosomatiche, allora come faccio a capire quale sia la causa di questo sintomo e se valga veramente la pena di intraprendere una terapia chelante?

Purtroppo non è facile esprimere un parere. Nella mia esperienza clinica riscontro che mentre in alcuni casi è relativamente facile intuire su quale fronte si debba agire prima, in altri casi non lo è affatto.

Andando a complicare ulteriormente la faccenda, torniamo in tema ed occupiamoci dei metalli tossici.

Ho fatto presente – anni orsono e continuo a farlo – che le cause delle malattie sono estremamente variegate, come pure nel caso dei sintomi vaghi.

Ho anche affermato più volte che le reazioni fisio-patologiche-cliniche di ogni individuo dipendono anche da fattori genetici e costituzionali.

Ora posso dire che, per quanto concerne i fattori costituzionali, “ho visto la luce”. La “luce” è attribuibile alla lettura del libro The Art of Detox del medico Kai Kellner, pubblicato nel 2019. Il dottor Kellner e’ un ricercatore ed anche direttore dell’Agenzia Federale Tedesca  per l’Ambiente (Umweltbundesamt).

Nel libro ci ricorda che le rivoluzioni industriali (la prima e’ stata in Francia nel 1760), il cui obiettivo era di rinnovare la tecnologia delle industrie, hanno dimostrato che non è oro tutto ciò che luccica.

Come scrivo anch’io, il dottor Kellner afferma che ogni soggetto reagisce in modo diverso all’accumulo cronico di metalli tossici nel proprio organismo. Questo fatto lo attribuisce a 3 potenziali “ipotesi di accumulo” riportate nella letteratura medica:   

1. Modello dose-dipendente: si basa sulla soglia al di sopra della quale l’accumulo di un metallo diventa tossico; ne conseguono effetti nocivi per la salute. Se l’accumulo del metallo non supera questa soglia, in genere, non si manifesteranno sintomi o patologie.

2. Modello di accumulo: questo modello è il rovescio della medaglia del modello dose-dipendente, il quale non viene preso in considerazione in questo modello. Questo modello ipotizza che esposizioni continuative nel tempo ad un metallo tossico causano danni e sintomatologie cliniche. Mi chiedo, ma la mia è una riflessione personale, se un’esposizione prolungata nel tempo ad un metallo tossico non possa alterare la soglia, diminuendola.

3. Modello immunitario: questo modello ignora sia il modello dose-dipendente sia il modello d’accumulo. In sostanza, il sistema immunitario reagisce alla presenza di uno o  di vari metalli tossici nell’organismo umano.

Il dottor Kellner osserva che ognuno di noi ha una propria soglia di tolleranza e che le malattie causate da metalli tossici si manifestano quando si oltrepassa questa soglia.

Sempre a mio avviso, il corpo umano va oltre questi 3 modelli e non credo che un modello possa escluderne un altro.  E’ tuttavia  semplice ipotizzare una teoria ma è invece estremamente complesso   dimostrarla e provarla

I lettori avranno notato che non vengono presi in considerazione i disturbi psicosomatici; mi chiedo se la presenza di metalli tossici nell’organismo non possa peggiorare anche la sintomatologia attribuibile a disturbi psicosomatici.

Ma a questo punto mi fermo, altrimenti rischio di deprimere sia me stessa sia i lettori e faccio presente, né per la prima né per l’ultima volta , quanto sia complesso l’organismo umano nella sua psicho-ezio-patogenesi.

L’unico dato certo è che prevenire per quanto possibile è meglio che curare.

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

Metalli Tossici e Malattie Psicosomatiche

Disturbi psicosomatici

Metalli tossici nella storia

Metalli tossici nella vita quotidiana

eBook – La Terapia Chelante

Mascherina e prevenzione – Metallicamente Intervista Radiofonica

Terapia Chelante, Avvelenamento da Metalli

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